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Cronaca

Il ritorno alla caccia al lupo? La Conferenza delle Regioni ha (quasi) deciso...

La folle proposta di una riapertura della caccia ai lupi in tutto il Paese - in Umbria ce ne sono 150 esemplari secondo le stime più attendibili - sembra essere stata respinta definitivamente dalla Conferenza delle Regioni dove "è stato trovato, quasi all’unanimità, l’accordo su un documento che chiede lo stralcio dell’abbattimento”.

Dopo che le Regioni Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Lazio, Campania, Basilicata, Calabria e Puglia si sono dichiarate a favore dello stralcio della parte relativa alla possibilità di uccidere i lupi, le parole del Presidente Bonaccini, quindi, fanno intendere che altre Regioni si sono associate, fino a raggiungere la quasi unanimità della Conferenza delle Regioni, lasciando probabilmente da sola la Regione Toscana, da sempre fautrice assieme al Ministro Galletti, della riapertura della caccia ai lupi.

Soddisfatte ma guardinghe tutte le associazioni animaliste e ambientaliste italiane che si sono battute contro l'ipotesi di uccisioni di questi animali protetti.“Una dichiarazione che confermerebbe quanto sosteniamo da più di un anno, cioè che il piano deve essere approvato con l’’esclusione di qualsiasi possibilità di uccisione dei lupi” - commentano le Associazioni - Ora, – dichiarano le Associazioni, – continueremo a vigilare perché si arrivi finalmente all’approvazione del Piano Lupo, nella riunione del prossimo 30 marzo, con esclusione del capitolo relativo agli abbattimenti. Un piano definito da tutti necessario, ma bloccato da più di un anno a causa dell’intransigente posizione del Ministro Galletti”.

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