Perseguita la ex per farsi ridare i soldi per ristrutturare l'attività: a processo per stalking
Secondo l'accusa avrebbe reso impossibile la vita alla donna, ma adesso lei risulta irreperibile
Perseguita la ex per farsi ridare indietro i soldi per la ristrutturazione dell’attività di lei e finisce sotto processo per stalking.
L’imputato, un albanese di 47 anni difeso dall’avvocato Antonio Aiello, è accusato di avere minacciato e molestato la ex compagna, una rumena di 37 anni assistita dall’avvocato Beatrice Spitoni, cagionandole “un perdurante e grave stato di ansia e di paura nonché un fondato timore per l’incolumità propria”, costringendola “ad alterare le proprie abitudini di vita”.
La Procura di Perugia contesta all’uomo anche l’aggravante per avere “commesso il fatto su persona che era stata legata da relazione affettiva”.
Secondo la ricostruzione accusatoria l’imputato si sarebbe recato più volte presso il negozio della persona offesa chiedendo 250 euro, “aggredendola, urlandole, ingiuriandola e minacciandola”, chiedendo la restituzione “di una piccola scatola, ingiuriandola e minacciandola” nuovamente e “dando pugni alla porta, suonando insistentemente il campanello, danneggiandolo, urlando” e continuando a insultare e minacciare la donna.
I fatti contestati sono avvenuti tra la fine di giugno e gli ultimi giorni di settembre del 2020.
Nel corso dell’udienza di oggi è stato preso atto che, al momento, la parte offesa risulta irreperibile. L’imputato si è sempre difeso sostenendo di aver solo fatto richieste alla ex di rimborsargli le spese sostenute per il rinnovo del locale.