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Cronaca

Ossessione senza fine, 2mila e 400 chiamate alla ex, una ogni 15 minuti: condannato 67enne

Minacce di morte, pedinamenti e chiamate a tutte le ore del giorno e della notte,tanto da rendere la vita della ex un incubo

La fine di una relazione che si trasforma in un incubo, tanto da arrivare a perseguitare la ex compagna con chiamate a tutte le ore del giorno e della notte. A sedere sul banco degli imputati, dopo la richiesta di rinvio a giudizio della procura, un 67enne umbro, accusato di atti persecutori nei confronti di una donna con cui era stato legato da un rapporto affettivo. Non accettando l'allontanamento della donna, avrebbe iniziato a minacciarla telefonicamente di morte, dicendole che se l'avesse vista in compagnia di un altro uomo, "l'avrebbe ammazzata insieme ai suoi familiari".

Il gip Carla Giangamboni questa mattina ha accolto la richiesta di patteggiamento concordata tra la difesa - avvocato Giuseppe Montone e il pm Annamaria Greco - condannando il 67enne a otto mesi con pena sospesa. Secondo il capo d'imputazione formulato dalla procura, oltre ad averla minacciata di morte, l'avrebbe seguita con l'auto  mentre stava andando a trovare un'amica, per poi seguirla nuovamente fino al suo rientro in casa. Da maggio a giugno invece, avrebbe contattato la donna con ben  2mila e 408 telefonate, molestandola - è questa l'accusa - tanto da costringerla ad alterare le proprie abitudini di vita. Nel 2017 per l'uomo scattò anche la misura del divieto di avvicinamento alla ex. 

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