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Cronaca

Calcio violento - Mani in faccia all'avversario dopo lo scontro di gioco: calciatore squalificato

Sanzioni e inibizioni per dirigenti e allenatori per gli insulti all'arbitro e per aver interrotto la partita

Allenatori e dirigenti espulsi che rimangono in campo ad insultare l’arbitro e a non far riprendere il gioco e liti in campo tra giocatori. Il giudice sportivo territoriale Marco Brusco, con l’assistenza del rappresentate degli arbitri Fabio Fiordi, ha stabilito sanzioni e squalifiche per quanto avvenuto sui campi da gioco dell’Umbria nell’ultima tornata di campionati e coppe.

CAMPIONATO ECCELLENZA

Inibizione fino al 25 novembre per un dirigente dell’Angelana1930 “perché, in segno di protesta per l'avvenuta espulsione dell'allenatore, protestava platealmente proferendo frasi irriguardose all'indirizzo dell'arbitro. Alla notifica dell'espulsione, ritardava l'uscita dal terreno di gioco”.

Inibito fino al 15 ottobre un altro dirigente dell’Angelana 1930 “perché, a gioco fermo, usciva dall'area tecnica e protestava platealmente, proferendo frasi irriguardose”.

COPPA ITALIA PROMOZIONE

Niente campo di calcio fino al 15 novembre per un dirigente del Todi Calcio perché “iscritto a referto come dirigente, nel secondo tempo non rientrava in panchina, ma si posizionava fuori dal recinto di gioco e rivolgeva numerose ingiurie nei confronti dell'arbitro. Al termine della gara reiterava tale comportamento pronunciando ulteriori ingiurie nei confronti del direttore di gara”.

COPPA PRIMAVERA PRIMA CATEGORIA

Inibizione per un dirigente del Fratticiola Selvatica, fino al 30 novembre, perché “allontanato dal terreno di gioco per ripetute ingiurie nei confronti del direttore di gara. Uscito dal terreno di gioco si posizionava dietro la recinzione e reiterava ingiurie nei suoi confronti che proseguivano anche al termine della gara. Inoltre all'uscita dall'impianto da parte dell'arbitro, il citato individuo ventilava farneticanti accuse nei suoi confronti”.

Squalificato per quattro giornate l’allenatore del Fratticiola Selvatica perché dopo l’espulsione “per comportamento ingiurioso nei confronti dell'arbitro entrava in campo protestando vigorosamente. Uscito dal terreno di gioco si posizionava dietro la panchina reiterando ingiurie e proteste”.

Sono quattro le giornate di squalifica per un calciatore de La Castellana 1969 “perché, al 32º del secondo tempo, dopo aver subito un fallo di gioco, reagiva ponendo le mani sul volto dell'avversario, facendolo cadere a terra ove rimaneva per circa due minuti, lamentando dolore al volto”.

Sono state revocate le ammende per la mancata richiesta della forza pubblica, nel Campionato di Prima Categoria, per il Parlesca e il Calcio Palazzo in quanto risulta che le società abbiano “trasmesso nei modi e nei tempi previsti la richiesta per la presenza dell’ordine pubblico”.

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