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Cronaca Foligno

Sfida tra "bollicine" a la Locanda del Cardinale: la vera novità è lo spumante "vegano"

Una sfida durante la quale i clienti del ristorante di Roberto Damaschi hanno potuto degustare ‘alla cieca’ cinque vini a base di pinot nero e, eccezione al leitmotiv dell’evento, un particolare Franciacorta Docg brut green vegan

Sei ‘combattuti’ round, a colpi di frizzanti bollicine e piatti a base di pesce di mare, hanno coronato la prima serata dell’anno del cartellone enogastronomico ‘Il teatro del gusto’ al ristorante ‘La locanda del cardinale’ di Assisi. L’affollato ‘ring’, venerdì 29 gennaio, si è destreggiato tra sei ‘pesi massimi’ dell’enologia italiana cercando di scovare l’intruso della serata. Una sfida durante la quale i clienti del ristorante di Roberto Damaschi hanno potuto degustare ‘alla cieca’ cinque vini a base di pinot nero e, eccezione al leitmotiv dell’evento, un particolare Franciacorta Docg brut green vegan della cantina Quadra ottenuto con uve chardonnay, pinot bianco, pinot nero.

“È stata una cena molto festosa e vivace – ha raccontato Damaschi – durante la quale ci siamo divertiti a scovare quale fosse la bollicina diversa per territorio e vitigno. Questi sono appuntamenti che riscontrano sempre grande successo e che permettono di assaggiare primizie e prodotti particolari. Per questo primo evento avevamo pensato a un classico ‘Quattro bollicine sul ring’ ma alla fine abbiamo voluto dare un po’ di movimento al tutto introducendo questo simpatico gioco”. A collaborare all’iniziativa, portando i sei vini fino alla fine coperti dal mistero, sono stati Simone Piccioni, esperto di enogastronomia, Alessandro Picconi, titolare dell’agenzia di distribuzione enogastronomica Bengodi, e Gianluca Ricco, titolare dell’agenzia Bini e Ricco.

“Come intruso – ha commentato Ricco – ho portato una bollicina definita ‘vegana’ perché la chiarifica, la pratica cioè per rendere il vino limpido, non viene fatta con albume d’uovo o colla di pesce ma con prodotti non animali. Devo dire che è piaciuto molto. Curiosità, soprattutto tra le donne, ha suscitato anche il delicato Metodo classico brut rosé dell’azienda Falesco prodotto al confine tra Umbria e Lazio”. Gli altri protagonisti sono stati uno Spumante brut metodo classico Luigi Coppo, un Pinot nero brut nature 2010 Franz Haas, un Oltrenero brut Oltrepò Pavese Tenuta Il Bosco e un Brut 2010 Oltrepò Pavese Monsupello. “Il pinot nero – ha spiegato Piccioni – è un vitigno molto interessante a bacca nera che in Italia è utilizzato in varie zone. Per quanto riguarda le bollicine, nel nostro Paese non abbiamo ancora i picchi d’eccellenza francesi a livello qualitativo e di prezzi ma è sicuramente un mercato in grandissima crescita. Questa sera abbiamo escluso un territorio importante come la Franciacorta dando risalto ad altri che stanno emergendo, come il Trento doc, l’Oltrepò Pavese e Piemonte”.

“L’Italia – ha aggiunto Picconi – ha una forte vocazione spumantistica ed è stato un piacere poter presentare alla platea prodotti che stanno ottenendo ottimi successi in tutto il mondo”. I vini hanno accompagnato piatti a base di pesce del mar Tirreno realizzati, come di consueto con grande creatività, dallo chef Enea Barbanera. Gli appuntamenti con ‘Il teatro del gusto’ proseguono ora venerdì 19 febbraio. “Se è vero che gli opposti si attraggono – ha anticipato Damaschi –, faremo ‘scontrare’ le bollicine con la cacciagione in una serata tutta a base di rosé e durante la quale condivideremo la nostra passione per il vino e l’enogastronomia in generale”.

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