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Cronaca

DOSSIER Dove celebrare un matrimonio da favola? A Perugia (da tutto il mondo). Business da 50mila euro a "sì"

Nel giorno della presentazione del nuovo logo del progetto "perugia sposi" dell'amministrazione comunale, arrivano dati e cifre che fanno bene all'immagine e all'economia. Insomma, un matrimonio da favola a Perugia e per Perugia

Dove celebrare e festeggiare un matrimonio da favola? A Perugia per esempio. Non è questa una speranza o un sogno per chi vive nel capoluogo umbro ma dal 2014 ad oggi è diventata ormai una solida realtà. Sempre più stranieri e sempre più italiani scelgono di sposarsi a Perugia per avere una cornice da favola che altrimenti non troverebbero in nessuna parte del mondo. 

Negli ultimi due anni sono stati 73 sia nel 2014 che nel 2015 i matrimoni celebrati a Perugia da residenti di altri comuni, di cui 34 quelli civili e 39 quelli religiosi nel primo anno e 24 e 49 nel secondo anno. Di tutti i matrimoni celebrati nel 2014, 19 hanno visto protagonisti coppie residenti all’estero, mentre nel 2015 questi ultimi sono stati 14.

E tutto questo non fa soltanto bene all'immagine internazionale di Perugia ma porta soldi veri alle casse comunali - 100mila euro per l'utilizzo delle sale comunali - e alberghi, ristoranti e residenze storiche del territorio. L’Umbria sta diventando sempre di più la destinazione scelta per celebrare un matrimonio da favola. Del resto, la regione offre panorami mozzafiato, location uniche, un’offerta enogastronomica decisamente apprezzata, tutti ingredienti che contribuiscono a rendere il matrimonio indimenticabile.

Oltre alle  sale comunali (Sala della Vaccara, Sala dei Notari, Mercanzia, Sant’Anna, Sala Binni, la biblioteca di San Matteo degli Armeni) sono state inserite nel progetto del Comune anche le  residenze di pregio Villa Fontana, Borgo Colognola, Castello dell’Oscano, Villa Forasiepi, Il Castellaro, la Torre di Pila, la Posta dei Donini, l’Auditorium Santa Cecilia, Villa Taticchi, il Castello di Ramazzano. 

Anche l'accoglienza è ormai un must: gli sposi e gli invitati che arrivano in aereo vengono accolti con un benvenuto speciale già all’aeroporto e tutti possono spostarsi più comodamente con i mezzi pubblici cittadini.Di recente il progetto ha subito un’ulteriore e più forte accelerazione, per volere dell’Assessore Wagué, grazie al coinvolgimento, insieme ai dirigenti del servizio Roberta Migliarini e Ugo Bonifacio, agli operatori del Comune Roberto Bruschi, Anna Galinari, Danila Ercolanoni e Angela Pennacchioni, di esperti esterni che hanno prestato la loro esperienza gratuitamente: Paolo Desinano, della Incipit Consulting, esperto di ricerca, formazione e consulenza in ambito turistico, Alessandra Carbonari, wedding planner e titolare della Coef Eventi, Nancy Cerroni, esperta di comunicazione nel settore turismo e wedding e Vita Funicelli, volontaria del servizio civile che si è occupata del progetto “Sposi a Perugia: felici e informati – Garanzia Giovani.

IL LOGO - Non ultimo, il NID Nuovo Istituto di Design, che si è proposto di realizzare un concorso di idee tra gli studenti per lo studio e la realizzazione del logo di SpoSi a Perugia. Guidati dalla dirigente Marika Losardo, 8 studenti dell’Istituto perugino – Simona Alunni, Davide Casaburi, Fabio Esposito, Monica Fabrizio, Valentina Ghinello, Federica Gorini, Zoe Maffezzini e Marco Mannucci- si sono cimentati nell’ideazione e realizzazione grafica del logo che, da ora in poi, identificherà SpoSi a Perugia in tutta la comunicazione.

Tra tutti i lavori proposti, la commissione ha scelto il progetto grafico presentato da Fabio Esposito, che partendo da alcune location, ha identificato elementi architettonici di queste ultime per ricavarne dei pittogrammi stilizzati che fanno da cornice alla scritta SpoSi a Perugia. Il logo, peraltro, è proposto in diverse colorazioni che evidenziano i punti di forza della città, storia, arte e paesaggio. La sua semplicità e la versatilità ne fanno un “marchio” ben riconoscibile e fruibile in diverse applicazioni.

WEDDING TOURISM IN ITALIA: QUALCHE DATO – Secondo i dati diffusi da Federturismo sulla base di ricerche effettuate dalla società JFC Tourism & Management, nel 2014 sono state 6.724 le nozze di stranieri celebrate in Italia, in forte crescita rispetto al 2013 (4.728 matrimoni) con una crescita del +42%. 

L’indotto totale del turismo matrimoniale in Italia è di ben 350 milioni di euro, con una spesa per matrimonio di circa 51mila euro per una media di 30 persone, sposi inclusi. L’Italia è il paese leader nel turismo matrimoniale, con cica 352mila turisti che arrivano per sposarsi, in viaggio di nozze o per festeggiare anniversari di matrimonio. Tra questi, soprattutto, inglesi, americani e russi.

Altro dato interessante da tenere in considerazione, quello secondo cui il principale canale di promozione e sviluppo del wedding tourism è il web, compresi i social, con il 40,2%. Più delle agenzie di viaggio (12,2%), delle riviste (8,3) e delle fiere, che si fermano al 3,1%. Ma anche del passaparola (18,1%) e dei referenti locali (15,4). 

Secondo la stessa ricerca, tra le motivazioni che spingono le coppie a scegliere l’Italia per sposarsi ci sono: la storia e le bellezze culturali del nostro paese (16,3%), ma anche il fascino e il fatto di essere un luogo particolarmente desiderato (12,9%), senza tralasciare motivazioni legate al fattore ‘romanticismo e bellezza’ (12%) e al ‘cibo’ (11%). È importante anche il motivo del ‘racconto’ dell’esperienza, che hanno fatto amici o conoscenti che si sono sposati in Italia (10,5%), e il ‘paesaggio’ (10%)”.

Tra le location, invece, i futuri sposi, soprattutto stranieri, preferiscono gli hotel di charme ed i relais (29,6%), le ville (19,3%) castelli e fortezze (14,8%), agriturismi (11,1%) e palazzi storici.

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