I Carabinieri salvano un ragazzo che voleva suicidarsi: mezz'ora ad alta tensione

I carabinieri di Spoleto hanno salvato un giovane 30enne che era salito sul Ponte delle Torri a Spoleto e minacciava di lanciarsi nel vuoto. L'allarme è stato lanciato dallo stesso giovane che, in stato confusionale, ha chiamato l'Arma per annunciare il suo suicidio. Dall'altra parte del telefono, Intuita la complessità della situazione ed lo stato di agitazione del giovane, uno carabiniere con professionalità, diligenza e ben saper fare, che solo chi da anni risponde al telefono e ascolta i Cittadini, riusciva a instaurare, con lo stesso, un dialogo tanto da convincerlo a farsi indicare il suo nome e il luogo dove si trova.

Immediatamente è stata inviata sul posto una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile che giunta nei pressi del Ponte ha notato un giovane a cavalcioni sulla balaustra, con una gamba nel vuoto. I Carabinieri intervenuti fanno ricorso a tutto il buon senso di cui sono dotati e a quei sentimenti che nascono nel vedere un giovane che per l’età potrebbe essere loro figlio che alla vita vuole dire di no. 

Con serenità hanno instaurato un cordiale dialogo con il ragazzo, il quale però intimava di non avvicinarsi. Ma i Carabinieri non demordono, capiscono che lo stesso è solo  sconfortato e che alla base di quel gesto c’è solitudine e voglia di parlare. Cercano quindi  di attirare la sua attenzione, con domande, forse banali, che riescono a sciogliere la diffidenza del ragazzo. Come ti chiami, sai dove ti trovi, perché sei qui? E intanto il ragazzo capisce che i Carabinieri ai quali aveva chiesto aiuto sono arrivati subito e sono lì per aiutarlo.

Dopo mezz’ora il giovane, il  ragazzo, ha deciso di fidarsi dei Carabinieri che lui stesso, comunque, aveva chiamato sicuramente perché sapeva che dall’altra parte della cornetta avrebbe trovato qualcuno in grado di ascoltarlo.