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Cronaca Norcia

Oltre 5mila opere d'arte strappate alle macerie: "Il nostro patrimonio, la nostra storia non si cancella"

Oltre 5mila opere d'arte strappate dalla furia del terremoto. Oltre 5mila opere, un grande patrimonio, che servirà per ripartire quando la Valnerina cercherà di ritornare nei cuori di milioni di turisti e di fedeli di San Benedetto e Santa Rita. Simboli intatti e altri che invece vanno restaurati e si trovano nel deposito regionale dei Beni culturali di Santo Chiodo a Spoleto. In visita sono andati il segretario regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali, Luisa Montevecchi, e dal Soprintendente Marica Mercalli e il sindaco Alemanno. 

"Abbiamo di fronte la vastità del nostro patrimonio culturale e artistico e constato il grande lavoro che è stato fatto nel loro recupero: esse fanno parte della nostra storia e del nostro territorio, le nostre radici dalle quali ripartiremo”. Ha affermato il primo cittadino, ringraziando quanti si stanno prodigando in questo prezioso ed intenso lavoro di salvaguardia delle opere, che ancora continua . 

“Ci sono ancora cose da recuperare e quando questo avviene per di più inaspettatamente è un` emozione ancora più grande”. Dice Alemanno, riferendosi alla statua di san Benedetto integra, situata nella cripta della Basilica parzialmente distrutta e recuperata il giorno della festa del Santo dai Vigili del Fuoco.

Intanto chiunque voglia ritrovare il patrimonio artistico è possibile visitare il deposito di Santo Chiodo, magari assistendo in diretta ai lavoro di restauro, già a partire dal prossimo week end: il sito è stato inserito, nella `Giornata del Fai` il prossimo 26 marzo, tra quelli da visitare e sostenere.

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