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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

"Spazzatura d'oro connection", le mani di Gesenu nel percolato: tutte le accuse e i servizi mai effettuati

"Spazzatura d'oro connection", la nuova inchiesta che rischia di rottamare per sempre la gestione Gest-Gesenu sui rifiuti di casa nostra, ha preso il via nel 2013 dopo una serie di lettere, dossier e denunce anonime su compost, su infiltrazioni di percolato e strani giri di rifiuti direttamente finiti in discarica senza trattamento per riciclaggio. 

Parliamo di una truffa milionaria per smaltimento illegale di rifiuti ai danni degli enti pubblici territoriali, titolari di contratto con la GEST che svolge attraverso GESENU e TSA, in Umbria, il servizio per la gestione integrata dei rifiuti. Tali servizi non venivano svolti ma attraverso artifizi e raggiri erano solo simulati, e puntualmente fatturati e pagati dai Comuni. Mandando in tilt tutta la raccolta differenziata.

Rifiutopoli Umbria, i cittadini differenziavano e pagavano ma loro buttavano "molto" in discarica e incassavano
 

I servizi non svolti riguardano: l’omesso trattamento dei rifiuti nell’impianto di Ponte Rio; il mancato recupero della FOU nell’impianto di compostaggio di Pietramelina; la mancata biostabilizzazione della frazione umida (FORSU) nell’impianto a bioreattore di Borgoglione; l’illecito smaltimento del percolato e del concentrato nelle due discariche.

"Tali omissioni sono state rese possibili anche grazie alla collaborazione, in alcuni casi, di laboratori di analisi compiacenti": hanno scritto nella nota la Guardia Forestale. Tutto il materiale è stato acquisito come intercettazioni telefoniche ed ambientali, telecamere nascoste di videoregistrazioni, appostamenti e pedinamenti, successive perquisizioni e sequestri documentali ed informatici, esame di documentazione e raccolta di numerose testimonianze e consulenze di CTU.
   

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