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Cronaca Umbertide

Sparatoria a Umbertide, l’ombra della droga e dei debiti: 37enne gambizzato, si apre il processo

Citazione diretta a giudizio per il 23enne albanese che il 15 aprile sparò due colpi di pistola al connazionale 37enne

Si aperto questa mattina dinanzi al giudice Narducci, il processo a carico di un albanese di 24 anni, che il 15 aprile del 2017 sparò a un connazionale di 37 anni al parco di Umbertide. Lesioni aggravate e porto abusivo d’armi da fuoco, secondo il capo d’accusa formulato dal pm Adragna. Due dei colpi di pistola esplosi dall’imputato, hanno colpito il 37enne al ginocchio sinistro e alla caviglia destra, provocandogli lesioni con una prognosi superiore ai 40 giorni. Un fatto, quello accaduto ad aprile di quest’anno, che ha sconvolto un’intera comunità. Il giovane, finito a processo per giudizio immediato, era stato allontanato dall’Umbria dopo che il giudice aveva accolto l’istanza di scarcerazione avanzata dalla difesa (avvocato Omar Khmayes), misura quest’ultima oggetto di ulteriore richiesta di revoca da parte del legale, la cui istanza è stata depositata questa mattina.

Secondo la versione fornita dall’imputato, quella serata avrebbe sparato per difendersi. A quell'appuntamento il 23enne sarebbe andato per risolvere debiti di droga contratti con un pusher e che secondo la versione dei fatti fornita dall'indagato agli inquirenti, lo avrebbe più volte minacciato. Non conosceva però quel 36enne albanese, finito in ospedale dopo essere stato raggiunto da due proiettili. Si torna in aula il prossimo 4 aprile dove inizieranno a sfilare in aula i primi testimoni.

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