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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Deruta

Fucilate contro il vicino e rivale, la vittima sentita dagli investigatori: "Da giorni mi diceva: tanto prima o poi te la faccio pagare"

L'uomo si trova ricoverato con lesioni molto serie alla caviglia e al piede e presenta una querela con la quale ricostruisce quanto avvenuto a Deruta

Tre colpi di arma da fuoco, da due fucili diversi, con ferite alla coscia destra e sinistra, a un piede e una molto grave alla caviglia, con serie probabilità di non poter tornare a camminare.

È il referto della vittima di un diverbio tra vicini, per motivi di gelosia sembrerebbe, finito con un ricovero e un arresto sabato scorso. La vittima dell’aggressione, assistita dall’avvocato Anacleto Ferranti, ieri è stato sentito dagli agenti del posto fisso di polizia dell’ospedale di Perugia, ai quali ha rilasciato delle dichiarazioni a corredo della querela per i fatti avvenuti a Deruta nel fine settimana scorso.

L’uomo ha riferito di aver avuto dei dissidi con il vicino, per via di una donna che entrambi avrebbero frequentato, ma che quella relazione lui l’aveva troncata da tempo. L’arrestato, però, non sarebbe stato dello stesso avviso e per gelosia lo avrebbe aggredito e preso di mira con due fucili. La vittima ha raccontato che nei giorni precedenti il vicino gli avrebbe detto, più volte “tanto prima o poi te la faccio pagare, te lo faccio assaggiare”, riferendosi al fucile.

Nel racconto dell’uomo, infatti, l’arrestato lo avrebbe atteso lungo la strada, davanti al palazzo dove si trova l’abitazione di entrambi, con in bracco una doppietta. Con l’arma avrebbe sparato un primo colpo, andato a segno. Dalla seconda canna non sarebbe partito il proiettile, forse per un difetto dell’arma o della cartuccia.

La vittima si sarebbe rinchiusa in garage, ferito, in cerca di aiuto. L’arrestato, secondo la querela, sarebbe rientrato in casa e avrebbe preso un secondo fucile, un sovrapposto. Dopo aver forzato la porta del garage, avrebbe fatto fuoco, per due volte, ferendo la vittima alla coscia destra e sinistra, a un piede e alla caviglia. Era stato lo stesso aggressore, poi, a chiamare le forze dell’ordine che lo hanno arrestato.

Il giudice del Tribunale di Spoleto, competente per territorio, ha convalidato l’arresto dell’uomo, difeso dall’avvocato Cristina Zinci.

Tra i due ci sono episodi pregressi, dovuti alla frequentazione della stessa donna. La vittima avrebbe scoperto che la donna frequentava anche il vicino e avrebbe deciso di troncare la relazione, andando a casa della donna e riconsegnando le chiavi dell’appartamento di questa. Un episodio che aveva generato un procedimento per violazione di domicilio e stalking nei confronti dell’uomo, al quale erano state ritirate le armi (al vicino no, con i carabinieri che ne hanno scoperte di detenute illegalmente) ed era stato disposto un divieto di avvicinamento. Poi la donna aveva ritirato la querela, mentre il nuovo compagno no. Il quale aveva inteso il gesto della donna come un riavvicinamento al precedente amante, scatenandone la gelosia. Fino ai fatti di sabato scorso, anche se l'arrestato ha sostenuto di essere stato provocato e nei giorni precedenti di aver subito il lancio di oggetti.

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