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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Scomparsa Sonia Marra, l'intercettazione: "L'avranno incarcerata lassù"

Al termina della lunga udienza la Corte, su richiesta della difesa, ha acconsentito ad effettuare delle analisi sui conti correnti in uso a Sonia Marra. Prossima udienza il 13 aprile prossimo

Dopo cinque anni dall'apertura del processo di primo grado a carico di Umberto Bindella, accusato di omicidio e occultamento di cadavere, si torna nuovamente in aula, davanti alla Corte presieduta dal giudice Gaetano Mautone (a latere Giuseppe Narducci) per cercare di fare luce sulla scomparsa di Sonia Marra, la studentessa pugliese di cui si sono perse le tracce nel lontano 16 novembre del 2006. A salire sul tavolo dei testimoni il fratello della scomparsa Piero Marra, sottoposto a una lunga sequenza di domande. Per la difesa dell'imputato, composta da Silvia Egidi e Daniela Paccoi, sono tanti, anzi troppi, i lati oscuri e mai chiariti.

Nelle intercettazioni ambientali, durante una conversazione a casa Marra, il padre insinua il dubbio: “Sarà là, l'avranno incarcerata”. Ma alla domanda a chi fosse riferita quella illazione, il fratello Piero risponde: “Credo fosse dettata dalla rabbia”. L'avvocato Silvia Egidi tende a precisare che la frase venne pronunciata ben tre anni dopo dalla scomparsa di Sonia. Per il legale di Bindella è quindi difficile credere che i genitori della ragazza non si fossero fatti un'idea diversa di quanto successo.

Si ripercorrono i fatti, ma si cerca soprattutto di far chiarezza su una telefonata durata ben 45 minuti. Cosa si dissero i due fratelli durante la conversazione? Piero, in aula, tenta di far leva sulla memoria e racconta: “Mi chiese alcuni chiarimenti per un esame che doveva sostenere all'università. Parlammo molto, perché poi lei prese un foglio sul quale segnò alcuni appunti”. Ma è sempre durante quella conversazione che la ragazza parlò per la prima volta di Umberto Bindella. “Mi disse che era un giovane che aveva appena conosciuto ma che era un po' strano”. Piero in quella lunga conversazione, l'ultima peraltro, sentì la voce di Sonia tormentata da qualcosa. Cosa turbava la ragazza? Il fratello diede all'epoca dei fatti colpa alla rottura con il fidanzato Michele Ianaccone.

Ma per la difesa non sembra essere chiara neanche quella lunga serie di chiamata fatte dai familiare a un'utenza in uso a Sonia. “Vi è una chiamata della durata di 50 secondi. Lei si ricorda chi rispose?”. Un momento di esitazione ma che sfocia in una risposta ferma: “Non rispose nessuno, dall'altro capo del telefono mi dava sempre irraggiungibile”. Un dato tecnico, ma di fondamentale importanza. Come precisa la difesa in aula se realmente non avesse risposto nessuno, quei 50 secondi non sarebbero mai stati presenti nei tabulati.

Ma ancora. Sempre per i legali Silvia Egidi e Daniela Paccoi vi sarebbe un verbale a firma di Piero Marra poco chiaro. È il fratello di Sonia a fornire alle forze dell'ordine l'abbigliamento indossato al momento della scomparsa da parte della studentessa. Come ammette lui stesso, il giovane non vedeva la sorella da molto tempo. È quindi impossibile, secondo la difesa, che il fratello abbia potuto fornire certi elementi.

Vengono ripercorsi anche gli anni di Montemorcino e l'epoca in cui i due fratelli occupavano la stessa stanza. “Vi era una persona che poteva destare sospetti secondi lei?” chiede la difesa al giovane. “C'era un parroco che controllava le camere. Era molto scrupoloso, diciamo”. La Corte interviene: “In che senso?”. Il giovane tenta di essere più preciso: “Veniva spesso a controllare le nostre camere”. Ma niente sembra far presumere che la persona tirata in ballo proprio da Piero possa aver fatto del male a Sonia.

Ad essere ascoltato anche il brigadiere che entrò per la prima volta dentro l'abitazione di Sonia Marra il quale ha fornito un resoconto sulle prime ore della scomparsa di Sonia. Fu lui, insieme al cognato Apa ad entrare nell'abitazione dove venne trovato il “letto sfatto” e “una macchia di sangue sulle lenzuola (successivamente analizzata, ndr.). Al termina della lunga udienza la Corte, su richiesta della difesa, ha acconsentito ad effettuare delle analisi sui conti correnti in uso a Sonia Marra. Prossima udienza il 13 aprile prossimo.

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