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Cronaca

Soldi e una piscina al finanziere per evitare i controlli: gli imputati chiedono di patteggiare

Sotto processo tre imprenditori e un luogotenente della Guardia di finanza

Rinviata al 20 febbraio la decisione sul patteggiamento per il finanziere che avrebbe intascato mazzette per eludere i controlli fiscali a carico di un imprenditore. È l’effetto del trasferimento del giudice per l’udienza preliminare Piercarlo Frabotta alla Sorveglianza dopo le dimissioni del “giudice-poeta” che da anni non scriveva le sentenze.

Il finanziere, arrestato per corruzione nel dicembre 2020 e difeso dall’avvocato Vincenzo Maccarone, ha avanzato richiesta di patteggiamento a 2 anni con pena sospesa e il pagamento di 15mila euro.

I finanzieri avrebbero scoperto che il collega in cambio di utilità, regalie e mazzette, avrebbe aiutato tre imprenditori nell’evitare loro controlli fiscali, o per ridimensionarli. Tra le contestazioni c'è pure quella del pagamento dei lavori per realizzare una piscina a casa sua.

Il luogotenente ha ammesso di aver ricevuto denaro negando però condotte contrarie ai suoi doveri. I tre imprenditori hanno concordato con il sostituto procuratore Giuseppe Petrazzini pene che vanno dai tre agli 8 mesi.

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