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Cronaca

Smaltimento amianto, Baldelli: "Servono incentivi per cittadini"

Baldelli ( Prc ) presenta un'interrogazione in Provincia sulla problematica dell'amianto in Umbria, più precisamente sulle strutture in mano a ai privati che non sono state ancora bonificate

Luca Baldelli presenta un'interrogazione in Consiglio Provinciale sulla problematica dell'amianto in Umbria, più precisamente sulle strutture in mano a ai privati che non sono state ancora bonificate e individuate.

Si è parlato della necessità di incentivi a beneficio dei cittadini a basso e medio reddito per la rimozione delle strutture in Eternit. Nel documento il consigliere chiede alla Giunta provinciale “se non sia opportuno che le istituzioni procedano ad un capillare censimento sul territorio di tutte le strutture in Eternit rimaste in piedi, con l'aiuto dei cittadini, sul modello del censimento effettuato a Casale Monferrato, città nella quale la problematica è drammaticamente salita alla ribalta nazionale.

"Credo sia necessario pianificare con la Regione- ha riferito Baldelli -un sistema di incentivi corposi (fino all' 80 % della spesa sostenuta, ad esempio) a beneficio dei cittadini a basso e medio reddito per consentire loro la rimozione di strutture in Eternit e la bonifica del materiale stesso, azione altrimenti impossibile visti gli alti costi. Sarebbe inoltre utile trovare modalità migliori per una riduzione delle pratiche e dei tempi di intervento per la rimozione dell'Eternit”.

Rispondere in consiglio è stato l’assessore Roberto Bertini che ha spiegato come: "In questo contesto la Regione Umbria ha incaricato l'Agenzia di Protezione Ambientale e le Aziende Sanitarie Umbre di provvedere alla rilevazione della presenza di amianto nell'intero territorio regionale e all'individuazione degli interventi di bonifica urgenti. Nel 2006 è iniziata la mappatura sugli edifici pubblici del territorio regionale segnalati dagli enti competenti, che ha avuto termine negli ultimi mesi del 2007.

Il censimento della presenza di amianto-continua Bertini- è stato successivamente esteso, dal gennaio 2008, agli edifici privati, a partire in particolare da quelli che ospitano attività produttive con più di tre addetti. Ai titolari di queste, è stata inviata una scheda di autocontrollo, introdotta da una richiesta di adesione e da un breve depliant informativo. Anche tutti i proprietari di immobili con presenza di materiali contenenti amianto avevano l'obbligo di denunciare alla ASL competente per territorio la presenza di tale sostanza. I dati contenuti nelle schede di  autocontrollo sono state archiviate in una banca dati appositamente creata da ARPA.

Si ritiene che il censimento nel suo complesso abbia raggiunto gli obiettivi previsti dalla L. 257/92. E' pur vero che la Regione Umbria, nei propri atti legislativi ha previsto solo incentivi per le aziende che effettuano la decontaminazione e la bonifica dei siti produttivi, trascurando le singole situazioni che si riscontrano nel nostro territorio di proprietà di singoli cittadini che non sono titolari d'impresa, non facilitando certamente questo oneroso obbligo imposto dalla Legge.

La Provincia di Perugia, comunque, si farà promotrice presso la Regione Umbria di azioni volte a sensibilizzare l'Assessore alla Sanità affinché metta in opera incentivi a beneficio dei cittadini, in particolare per quelli a basso - medio reddito, in modo da consentire la rimozione di beni contenenti amianto con minori oneri a carico degli stessi e solleciterà degli incontri atti ad individuare lo snellimento delle procedure burocratiche relative alle pratiche e ai tempi necessari per la rimozione dell'Eternit”.


 

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