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Cronaca

"Signor giudice, quella donna è la mia rovina, 200 metri di distanza sono pochi"

Interrogatorio per il 49enne perugino raggiunto dall'ordine di tenersi a distanza dalla ex moglie e da sua madre. La difesa: "Non riesco mai a vedere i miei figli"

“Signor giudice, fosse per me dalla mia ex suocera starei molto più lontano dei 200 metri che mi hanno imposto, ma quando devo vedere i miei figli mi devo avvicinare per forza”.

Si è giustificato così l’uomo di 49 anni, difeso dall’avvocato Daniele Federici, raggiunto da un’ordinanza emessa dal Tribunale di Perugia - Ufficio del Gip che gli comminava la misura del divieto di avvicinamento alla ex coniuge ed alla madre di lei.

Secondo le indagini della Polizia e del pubblico ministero la misura si sarebbe resa necessaria in quanto l'uomo avrebbe posto “in essere azioni persecutorie nei confronti della ex coniuge consistite in insulti, minacce e denigrazioni anche per il tramite dei figli minori”. Un comportamento prolungato nel lungo tempo che avrebbe costretto la vittima “a vivere in un clima di costante preoccupazione per l'incolumità propria e dei figli minori obbligandola altresì a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita tanto da decidere di interrompere i rapporti con chiunque non fosse gradito all'indagato”.

L’uomo, sentito nel corso dell’interrogatorio da parte del giudice, ha ammesso di perdere la calma, ma che quelle che sono qualificate come molestie telefoniche o di presenza sotto casa, sarebbero la conseguenza degli impedimenti messi in atto dalla ex moglie e dalla ex suocera per non fargli incontrare i figli. “Signor giudice, la mia ex suocera ha rovinato il mio matrimonio, mi ha fatto litigare con mia moglie, farei di tutto per non avvicinarmi a lei” ha detto al giudice l’uomo. Ammettendo che solo incontrare quella donna gli fa montare la rabbia.

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