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Cronaca Norcia

Falsi per il servizio mensa per i terremotati di Norcia e trasporto scolastico, a giudizio in quattro

Accusa di falso ideologico e materiale nei confronti dell'ex sindaco, di due dipendenti e un'imprenditrice

Rinvio a giudizio per i quattro indagati per il servizio mensa e trasporto studenti nella zona di Norcia.

I quattro, tra cui il sindaco di Norcia, due dirigenti del Comune e la responsabile di una associazione temporanea di impresa, difesi dagli avvocati Massimo Marcucci, Valerio Pratillo Hellman, Diego Ruggeri e Giancarlo Viti, sono accusati falsità ideologica e falsità materiale in relazione all’affidamento del servizio mensa ai terremotati e di trasporto scolastico.

Secondo l’accusa i quattro (all’inizio dell’indagine erano otto), per l’avvio dell’anno scolastico 2017/18, quello successivo al terremoto, di avere gestito la pratica di assegnazione del servizio mensa e trasporto scolastico, con la procedura d’urgenza, senza seguire il regolare iter della gara d’appalto.

Al sindaco viene contestato di aver assegnato il servizio direttamente a un’associazione temporanea di impresa “premettendo che i tempi erano ristretti e vi era l’impossibilità di attivare la procedura comparativa, con la necessità di rivolgersi a coloro che negli anni passati avevano gestito il servizio e che conoscevano il territorio”. Un’assegnazione per 33.450 euro basata su atti falsi, quali la “comunicazione di rinuncia allo svolgimento del servizio di trasporto scolastico” firmata dal titolare dell’azienda che aveva svolto il servizio fino a quale momento e di aver rivestito ad interim la funzione di responsabile dell’area economico finanziaria del Comune di Norcia (nomina venuta in un secondo momento).

Contestate anche le liquidazioni per la manifestazioni ed eventi di Norcia in autunno, che riguardavano i pasti e le spese per i suddetti eventi.

La Procura di Spoleto contesta anche l’assegnazione dell’appalto da 825mila euro per “la fornitura del servizio mensa catering per le persone ricoverate nei moduli abitativi collettivi di Norcia”. Secondo l’accusa avrebbero somministrato pasti al costo di 10 euro sia ai terremotati, sia a soggetti che non ne avrebbero avuto diritto, tutto giustificato con fatture e documentazione non corretta. Contestata anche l’integrazione di 450mila euro per lo stesso servizio quando si è trattato di rinnovarlo.

La prima udienza dibattimentale è stata fissata per il 3 ottobre del 2024.

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