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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Sicurezza alimentare, Nas Perugia sequestrano 120 tonnellate di legumi

Centoventi tonnellate di legumi con false denominazioni di origine e potenzialmente pericolosi per la salute sono stati sequestrati dai carabinieri del Nas di Perugia

I Carabinieri del Nas di Perugia hanno svolto una serie di controlli per verificare la corretta produzione e distribuzione di cereali e legumi. Queste verifiche, nel dicembre 2011, avevano portato al sequestro di un’azienda (operante nel settore dei legumi ad Indicazione Geografica Tipica) e di 60 tonnellate tra lenticchie, fagioli, cereali e ceci, hanno consentito di appurare ulteriori situazioni di pericolo per la salute pubblica, nonché casi di frodi commerciali rappresentate, in particolare, dal fraudolento utilizzo di indicazioni geografiche tutelate.

In particolare, i militari umbri hanno individuato, in quella provincia, un’azienda di confezionamento di legumi e cereali, che etichettava i prodotti apponendo false indicazioni relative alla ditta di confezionamento ed all’origine territoriale (fraudolentemente dichiarati come umbri, in realtà provenienti dal Nord Italia).

Al termine degli accertamenti, che hanno compreso la verifica della presenza sul mercato di tali derrate, sono state sequestrate oltre 16 tonnellate di lenticchie, orzo, farro, fagioli e ceci, in parte rinvenuti già in vendita presso esercizi commerciali ed in parte stipati in 2 magazzini abusivi  in pessime condizioni igienico sanitarie e strutturali ed immediatamente sottoposti ad un provvedimento di chiusura.

Qui erano stati occultati dopo i primi controlli del NAS umbro dal titolare dell’azienda, che è stato denunciato per frode in commercio e contraffazione di indicazioni geografiche di prodotti alimentari. Un’altra ispezione effettuata dai militari del Nucleo umbro ha consentito di individuare un ulteriore stabilimento di lavorazione di cereali e legumi della provincia perugina in pessime condizioni igieniche e strutturali; la ditta operava senza approvvigionamento di acqua potabile, in ambienti non idonei a garantire la sicurezza dei prodotti oggetto dell’attività aziendale e massicciamente contaminati da escrementi animali e di insetti, rinvenuti nelle adiacenze delle derrate alimentari.

L’operazione ha consentito di sequestrare 103 tonnellate di farro proveniente da agricoltura biologica e circa 3 tonnellate di lenticchie ad indicazione geografica tipica, procedere alla chiusura sanitaria dell’intero opificio e denunciare i 2 responsabili dello stabilimento per detenzione di prodotti alimentari insudiciati ed invasi da parassiti. Il valore del sequestro è di circa 740mila euro.   

 

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