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Cronaca Norcia

Sequestro azienda zootecnica a Norcia: Forestale scopre rifuti pericolosi

Il personale della Forestale di Norcia scopre un'azienda zootecnica, che fino al 2009, allevava bovini da latte trasformata un deposito di rifiuti speciali pericolosi

Nel corso dei controlli sulle strutture edilizie non più utilizzate in cui sono in opera manufatti con materiali contenenti amianto, il personale della forestale di Norcia,  ha riscontrato presso un'azienda zootecnica dedita, fino al febbraio 2009, all’allevamento intensivo di bovini da latte, l’abbandono ed il deposito incontrollato di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, reato previsto e punito dall’art. 192 e dall’art.256 del D.lgs n. 152/2006 s.m.i.

Rifiuti in azienda tecnica a Norcia

L’area è stata sottoposta a sequestro e secondo quanto riferisce una nota della Forestale, ha una superficie catastale complessiva pari a Ha 2.79.7. Nel dettaglio sono stati sequestrati:

un capannone costituito da unica struttura prefabbricata destinata ad officina meccanica ad uso esclusivo dell’azienda con copertura in cemento-amianto profondamente deteriorata ed in parte giacente a terra in evidente stato di disgregazione;

ingenti quantitativi di contenitori metallici di olio esausto; taniche e fusti con etichettatura esterna riportante la dicitura ACIDO, tutti in avanzato stato di deterioramento e dunque potenzialmente nocivi, in caso di sversamento del liquido corrosivo contenuto, per l’inquinamento del suolo e della falda acquifera;

numerose batterie esauste accumulate al suolo ed esposte agli agenti atmosferici;

contenitori in plastica della capienza di 25 lt ciascuno contenenti materiale corrosivo, abbandonati sulle trincee utilizzate in passato per lo stoccaggio dell’insilato;

una vasca di accumulo dei liquami totalmente riempita da materiale fecale di origine animale, quantità stimata in 900metri cubi circa;
contenitori di farmaci usati;

pneumatici usati di diverse tipologie di veicoli (autovetture, trattori, rimorchi, camion) depositati sull’intera superficie sottoposta sequestro;

lastre presumibilmente di eternit che giacciono disgregate a terra da lungo tempo in evidente stato di abbandono e producono emersione e dispersione delle fibre.

I reati riscontrati nelle operazioni condotte dal Corpo forestale dello Stato integrano violazione al testo unico ambientale in materia di rifiuti, con pene sino a due anni di arresto; una persona è stata deferita all’Autorità Giudiziaria.


 

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