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Cronaca

Con Amanda libera, Seattle dà l'ok per intitolare parco a Perugia

I rapporti tra le due città si erano raffreddatti nonostante il gemellaggio ventennale, ora però gli americani ci ripensano e propongono nuovi scambi culturali e universitari con Perugia

Mentre Amanda Knox, è stata assolta per l'omicidio di Meredith Kercher e lavora in palestra per imparare le mosse proibite del Krav Maga, arte marziale di autodifesa molto in voga nei corpi speciali israeliani, una delegazione del Comune di Perugia, guidata da Daniela Borghesi, ufficio di Gabinetto del Sindaco, si trova a Seattle per riscostruire quel gemellaggio tra le due città, che seppur ventennale, era stato messo in discussione dagli americani proprio per via della prima condanna di Amanda.
 
L’associazione “Sister City” guidata Mister Mike James, ha invitato la Borghesi – come si evince da una delibera di Giunta -  ad effettuare proprio un sopralluogo in un parco cittadino che a breve sarà definitivamente intitolato a Perugia come previsto da accordi passati suggellati dal dono di un moderno totem indiano che è stato immesso nella stazione del minimetrò a Pian di Massiano.
 
L'intitolazione doveva scattare almeno due anni fa, ma l'opinione pubblica di Seattle annullò tutto per via di quella che definirono una  scandalosa inchiesta che colpiva la Knox.

Ora invece è tutto cambiato tanto è vero che a parte il parco, si prevede anche il ritorno della reciproca ospitalità: stavolta non si punta sugli studenti, ma sui docenti universitari e dell’accademia di Belle arti.

A Seattle, infatti, c’è la sede del Cornish College for the Arts, un importante College che può vantare grandi insegnati in campo artistico, teatrale, musicale e del design.


 

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