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Cronaca Centro Storico / Piazza Giacomo Matteotti

Scritte sui muri del centro, Arcudi: "Ci costano 60mila euro"

Il vicesindaco Nilo Arcudi commenta le pesanti scritte offensive comparse sui muri del centro storico di Perugia, sostenendo che questi atti costano al Comune almeno sessantamila euro

Il vicesindaco di Perugia, Nilo Arcudi interviene sul recente fatto di cronaca che ha visto numerose scritte offensive, contro il sindaco Wladimiro Boccali, il Papa e la Polizia, comparire sui muri dell'antica Acropoli Perugina, completamente imbrattati da bombolette spray.

Il numero 2 di Palazzo dei Priori promette azioni dure per chi commette questo tipo di reato: "Saranno intensificati i controlli e previste misure deterrenti più restrittive. Intanto, con le forze dell’ordine stiamo verificando se, attraverso il sistema di videosorveglianza del centro storico, è possibile individuare i responsabili del grave atto”.

Nel frattempo, il personale del Cantiere comunale è già al lavoro per ripulire le scritte, ma serviranno diversi giorni, visto che le scritte sono piuttosto diffuse e di un colore rosso acceso.

Per il vicesindaco: “Imbrattare le mura antiche della città è un atto deplorevole e lo è ancor più quando le scritte hanno natura politica. I luoghi per confrontarsi, per discutere sono altri. Il Comune è sempre aperto al dialogo e lo fa costantemente, anche attraverso le numerose assemblee che vengono proposte sul territorio”.

Arcudi ribadisce con forza che non è questo il clima che vogliamo per il capoluogo umbro, una città nota in tutto il mondo per i suoi messaggi di pace e di solidarietà, per la tolleranza e l’accoglienza; Perugia è la città della non violenza.

Arcudi fa notare che questo tipo di atti vandalici costa al Comune di Perugia circa 60.000 euro per eliminare del tutto lo scempio delle bombolette.
 

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