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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Corso Giuseppe Garibaldi

Spigolature perugine: quando il dialetto è inciso sulla pietra

Quando il dialetto è scritto sulla pietra. Accade in corso Garibaldi, monastero della Beata Colomba, che ospita le suore domenicane (clausura) del secondo Ordine. Al suo interno, oltre alle reliquie della beata, è conservato un dipinto quattrocentesco dello Spagna con Cristo che porta la croce. Ma c’è anche una copia della tela “L’incredulità di san Tommaso”, un’opera dell’Appiani e decorazioni di Nicola Giuli. All’esterno, una targa ricorda che, secondo la tradizione, in quel luogo, nel 1220, si incontrarono san Francesco e san Domenico di Guzman.

Ma la cosa più interessante è costituita da un’antica cassa in travertino, realizzata in un incavo del muro. Il manufatto (foto) simula una casa o piuttosto un tempietto, con tanto di porta di accesso e di tetto a capanna, sul cui frontale spicca una croce. Nel rientro, si trova una cavità per l’accesso della mano e una fessura attraverso la quale doveva scivolare la moneta dell’offerta (“Quando il soldin cade nella cassetta: vola in cielo l’anima benedetta”, dicevano ironicamente i miscredenti… o i tirchi). La cassetta murata in travertino riporta l’intestazione “Cassa Pla Elemosina” (“cassetta per l’elemosina”), proprio come si doveva sentir dire dai borgaroli, o dalle suore, in quel lontano 1200.

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