rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Scippano una badante dopo essere usciti dall'interrogatorio in Questura, presi e condannati

Uno guidava l'auto, l'altro si sporgeva dal finestrino e rapinava le vittime: due anni e 6 mesi con il rito abbreviato

Uno guidava, l’altro si affacciava al finestrino e scippava le signore che camminavano sul marciapiede. L’ultimo scippo, quello che ha portato al loro arresto, mentre tornavano a casa dalla Questura dove erano stati sentiti in quanto sospettati di un altro scippo.

I due arrestati e indagati (a tutt’oggi in carcere a Capanne), difesi dagli avvocati Luisa Manini e Vincenzo Bochicchio, sono stati condannati a 2 anni e 6 mesi di carcere, più una multa di 800 euro a seguito di rito abbreviato, sono soggetti ben noti alle forze dell’ordine con un passato (e un presente) legato all’uso di sostanze stupefacenti. In quel periodo, l’estate del 2018, erano tra i sospettati di una serie di scippi avvenuti in prossimità dei parchi cittadini. E per questo erano stati convocati in Questura per rispondere ad una serie di domande. Poi erano stati rilasciati.

Secondo la ricostruzione della Polizia, nel tragitto dalla Questura alla propria abitazione, i due avevano scippato una signora, una straniera che lavorava come badante (caduta a terra e trascinata aveva riportato lesioni e fratture). Una testimone aveva assistito alla scena e descritto l’autovettura usata per lo scippo da due persone.

Gli agenti erano andati a colpo sicuro a casa dei due e avevano trovato anche un orecchino di proprietà della vittima in tasca ad uno dei due scippatori.

Altro elemento contro i due è emerso dal controllo delle celle telefoniche: i cellulari avevano agganciato proprio i ripetitori vicino al luogo dello scippo. Per il giudice Carla Giangamboni le prove e le richieste di condanna del pm erano abbastanza precise e da condividere. Da qui la condanna.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scippano una badante dopo essere usciti dall'interrogatorio in Questura, presi e condannati

PerugiaToday è in caricamento