S.Lucia, per la recita della scuola il parroco non concede teatro
Sta scoppiando un piccolo caso nel quartiere perugino: la scuola elementare e le famiglie chiedono il teatro parrocchiale per le recite ma il parroco avrebbe detto no. Teatro pagato anche dalle famiglie per realizzarlo
Malumori, indignazione e forse ancora molte verità da raccogliere. Comunque a Santa Lucia c'è chi sta criticando aspramente certe decisioni della parrocchia del quartiere che da anni è retta da Don Ignazio. Per carità non ci sono scandali o sospetti tanto in voga sulla stampa in questi giorni di attesa per il nuovo Conclave romano. La disputa è sulla gestione delle strutture della parrocchia che sarebbero poco "social". Il fronte più caldo è quello del teatro parrocchiano: le maestre e le famiglie avevano chiesto di utilizzarlo per le recite scolastiche dato che nella scuola elementare non ci sono i giusti spazi per fare teatro.
Ma la risposta secondo alcune famiglie - c'è chi si è rivolto direttamente a Carla Spagnoli di Fli, già candidata a sindaco di Perugia contro Boccali 4 anni fa - è stata negativa. La porrocchia non risponde al momento. C'è però chi sostiene che Don Ignazio ha le sue buone ragioni. Forse. Gran parte dei bambini della scuola elementare sono gli stessi ai quali il parroco insegna il catechismo e che perciò conosce bene. C'è poi un altro aspetto: il teatro sarebbe stato realizzato anche grazie ai contributi delle famiglie del quartiere. C'è chi ha donato alla parrocchia anche 300 euro. Piccole polemiche anche sui campetti da gioco della parrocchia anche questi, a detta di molti, quasi blindati anche se meno del teatro.
