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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Dopo i trasporti, le polemiche sulle borse di studio ora anche la sanità a rischio: "Siamo in emergenza 'ordinaria'"

I sindacati sono ormai esasperati per le mancate risposte da parte delle istituzioni sullo sblocco delle assunzioni. La macchina sanitaria è pesantemente sottorganico

Pronti a proclamare lo stato agitazione se non si sbloccano assunzioni e se non finisce una fase di emergenza che costringe il personale a straordinari e accumulare ferie. Dopo i trasporti in crisi, le polemiche sulle borse di studio fondamentale per avere matricoli per l'Università, peggiora anche la situazione della sanità umbra dopo l'ennesima minaccia dei sindacati Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl, che stamattina hanno riunito a Perugia le proprie segreterie per fare il punto su quella che definiscono ormai “un’emergenza ordinaria”. Lo scandalo dei concorsi truccati - che ha fatto cadera la Presidente Marini e messo sotto accusa i potenti uomini Pd, Barberini e Bocci -  ha assestato un pesante colpo alla gestione e alle assunzioni relative alla complessa macchina della salute che è l'Ospedale Santa Maria della Misericordia e in generale al sistema sanità locale. 

I sindacati ribadiscono ancora una volta che "la carenza di organico nella sanità umbra ha raggiunto ormai livelli insostenibili in tutte le Usl e Aziende ospedaliere” e “per tutti i profili sanitari, tecnici ed amministrativi”.  I sindacati chiedono dunque alle direzioni delle varie aziende di "farsi parte attiva verso la Regione per lo sblocco immediato di tutte le procedure e per il superamento dell’incomprensibile decisione di non scorrere le graduatorie che sono state prorogate dalla legge di Bilancio 145 del 30 dicembre 2018".

Inoltre, Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl ritengono assolutamente necessario "aprire un confronto volto alla verifica dei Piani dei fabbisogni, sia per quanto attiene lo stato di avanzamento delle assunzioni sia per la consistenza delle risorse utilizzate per permettere la verifica dell’effettiva completa spesa possibile del turn over, ampliata ai residui degli ultimi cinque anni. Inoltre - continuano le tre sigle - è necessario attualizzare i piani del fabbisogno alla luce delle novità normative che hanno istituito il così detto 'turn over dinamico' che permette di utilizzare le risorse economiche liberate dalle cessazioni dell’anno in corso". Se la situazione non si sblocca si rischia una forma di protesta che potrebbe rallentare i servizi al cittadino. La Regione e i commissari della sanità sono avvisati. 

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