San Giustino, fabbrica cinese lager: neonati tra i macchinari e un cunicolo per la fuga
In un capannone nella zona industriale di San Giustino la Polizia e gli ispettori del lavoro hanno scoperto una situazione lavorativa fuori da ogni regola: dipendenti a nero, costretti a vivere in stanze di cartone e con i figli minori all'interno del capannone
Un cunicolo sotto il capannone per far scappare in caso di controlli gli operai a nero, sfruttati e malpagati. E' stata questa la scoperta fatta nella zona industriale di San Giustino dalla Polizia e dagli ispettori del lavoro dell'Asl 1 Umbria che avevano messo gli occhi addosso ad un'azienda tessile gestita da imprenditori cinesi.
Inoltre sono state individuate "gravissime" carenze igieniche non solo nei laboratori, ma soprattutto nelle stanze dormitorio ricavate in ambienti adiacenti. Infatti dall'operazione della polizia è emerso che in entrambi i capannoni i lavoratori avevano a disposizione anguste stanze, ricavate con compensato o cartone. Tante situazioni che hanno fatto scattare il blocco della licenza e svariate denunce.