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Cronaca Centro Storico

San Costanzo, i volontari accolgono l'invito del Cardinale: "Ecco la testimonianza della vera anima di Perugia"

All'incontro ha partecipato anche l'assessore comunale alle Politiche sociali Edi Cicchi, dando disponibilità dell'Ente di collaborare per alleviare al meglio il disagio delle persone senza fissa dimora nel periodo invernale

L’anima vera, operosa e solidale di Perugia messa in risalto dal cardinale Gualtiero Bassetti alla vigilia delle celebrazioni in onore del patrono san Costanzo (durante la recita dei Primi Vespri, la sera del 28 gennaio), ha trovato ulteriore testimonianza nel pomeriggio della festa del patrono (il 29 gennaio), prima della solenne celebrazione eucaristica in cattedrale.

Una cinquantina di volontari di diverse associazioni ed organismi di volontariato di ispirazione cristiana e laica e del Pronto intervento sociale del Comune hanno accolto l’invito del cardinale Bassetti ad incontrarsi in arcivescovado per verificare quanto è stato fatto e quanto ancora si potrà fare nell’accogliere e nell’assistere una quarantina di persone senza dimora che vivono nel centro storico del capoluogo umbro.

All’incontro ha partecipato anche l’assessore comunale alle Politiche sociali Edi Cicchi, dando disponibilità dell’Ente di collaborare per alleviare al meglio il disagio di queste persone nel periodo invernale. Disagio che è diventata emergenza con il brusco abbassamento delle temperature. Da una decina di giorni alcuni dei senza dimora sono stati accolti di notte prima nella sala “San Francesco” dell’arcivescovado e poi nel complesso dell’antica chiesa di San Giovannino, oggi sede dell’associazione culturale “Beata Colomba da Rieti”, assistiti da alcuni volontari della Croce Rossa, Misericordia, Unitalsi, Ovus e Associazione europea operatori polizia e dalla Caritas nel fornire i pasti serali.

Queste realtà di volontariato, nel tracciare un “bilancio” positivo dell’esperienza che le ha viste anche più unite tra loro, hanno rinnovato al cardinale Bassetti la disponibilità a continuare l’opera di assistenza nel periodo invernale, mentre Curia e Comune si sono impegnati a individuare una struttura più idonea a questo tipo accoglienza-assistenza. Il cardinale, nel ringraziare quanti sono intervenuti rinnovando il proprio “sì” nel servire il prossimo, ha detto che si tratta di un’opera di umanità che va oltre l’essere cristiano, come accadde al “buon samaritano”.

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