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Cronaca

Ruba campana del '500 e la mette in vendita tramite un antiquario, nei guai perugino

Il furto era avvenuto nel 2016 in una villa di Mongiovino, adesso il processo per furto della campana del maestro Crescimbene da Perugia

Un perugino è finito sotto processo, difeso dall’avvocato Giuseppe Innamorati, per il furto di una campana del XVI secolo in bronzo, ferro e inserti in legno per agganciarla alle travature del campanile.

Il furto era avvenuto a Mongiovino, nella cappella di una villa rinascimentale. La campana era stata ritrovata, invece, dai Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Perugia presso un antiquario che l’aveva ricevuta in conto vendita. La campana in bronzo, ferro e legno è opera di Crescimbene da Perugia, famoso mastro campanaro del ‘500 operante nel territorio perugino.

L’uomo che aveva consegnato il prezioso manufatto ad un antiquario in conto vendita è stato rintracciato,  denunciato ed è finito sotto processo. Le indagini della Procura della Repubblica di Perugia erano proseguite per accertare ulteriori responsabilità penali, valutando l’ipotesi che si trattasse di un furto su commissione la cui vendita era saltata trattandosi di un pezzo difficile da piazzare sul mercato nazionale dell’antiquariato.

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