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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Rischio terremoti Umbria, Vinti: "Tenere alta la guardia"

L'assessore regionale Vinti, alla luce delle scosse di terremoto che in Emilia hanno seminato panico e morte, avverte sul rischio sismico della Regione Umbria

A margine di ciò che sta avvenendo con il terremoto che nella giornata del 29 maggio ha fatto di nuovo tremare la terra in Emilia e alla luce dei tanti cittadini umbri preoccupati, che temono un evento sismico in regione, l'assessore regionale Stefano Vinti cerca di fare il punto sulla prevenzione e sullo stato attuale dei prefabbricati: “Bisogna tenere sempre alta la guardia rispetto al rischio sismico  pur nella consapevolezza che in Umbria le strutture prefabbricate danneggiate dagli eventi del 1997 sono state riparate e quindi sono stati elevati i livelli di sicurezza e tutte le altre strutture, colpite ma non danneggiate, sono state effettivamente collaudate  dall’azione sismica".

Vinti ha sottolineato che oggi le nuove strutture sono progettate e realizzate nel rispetto delle più moderne normative di settore e sulla base di carte di pericolosità sempre in continua evoluzione e con valori dell’accelerazione al suolo generalmente maggiori di quelli previsti nelle aree emiliane. Siamo  consapevoli – ha proseguito - che le carte di pericolosità, seppur raffinate e costruite sulla base delle più attuali conoscenze scientifiche, si fondano comunque su studi probabilistici”.

"La tecnica della prefabbricazione applicata agli edifici in cemento armato – ha ricordato l’assessore - è sicuramente diffusa e consolidata in Italia e l’impiego di tale tecnica, a partire dal periodo post-bellico,è stato favorito dallo sviluppo della precompressione, dalla buona qualità dei materiali, dalla velocità di montaggio e dalla enorme richiesta di strutture per impianti industriali, oltre che dalla notevole versatilità funzionale che consente di coprire differenti tipologie di grande diffusione. Nonostante ciò fino all’emanazione delle norme tecniche di ultime generazione a partire dal 2003, ma sostanzialmente in attuazione solo dal 2008 con il DM 14.1.2008, il loro efficace impiego nelle aree sismiche è sempre stato condizionato da una insufficiente normativa di riferimento capace di disciplinare efficacemente tutti gli aspetti legati alla progettazione.

“Questo ultimo terremoto in Emilia Romagna ha evidenziato come le potenzialità delle strutture prefabbricate siano limitate in zona sismicaprosegue Vinti-, dalla vera e propria progettazione dei collegamenti fra gli elementi strutturali e fra la struttura e gli elementi non strutturali (p. es: i pannelli di tamponamento).

Sin dal 1981, con legge 20.08.1981 n. 61 recentemente confermata con la LR 27.01.2010, n. 5, la Regione ha delegato la vigilanza ed il controllo delle costruzioni in zona sismica, sia degli elaborati progettuali che dell’esecuzione in corso d’opera, alle Province di Perugia e di Terni.

’ inoltre necessario, per l’assessore, considerare che, nel caso delle strutture prefabbricate impiegate nel settore industriale, le situazioni di inagibilità o di interruzione dell’attività causano pesanti ripercussioni sociali ed economiche.




 

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