Si ribella ma per lui niente da fare, Perugia-Tirana senza ritorno
Doveva scontare una pena detentiva di sette anni, ma per lui è stato deciso il rimpatrio. L'uomo è stato scortato ieri dagli agenti specializzati nelle scorte all'estero in Albania
Alla notizia del suo rimpatrio aveva provato a ribellarsi, quella decisione infatti di scontare la restante pena nel la sua terra natia non l’aveva accolta poi tanto bene, chiedendo di rimanere a Capanne. Ma gli agenti della Questura di Perugia si sono messi al lavoro e lo hanno così riaccompagnato con una volo diretto per Tirana.
L’uomo, P. K., dell’84, albanese, residente a Milano, era ormai in carcere dal 2009 per scontare una condanna di 7 anni. Scoperto dalla Polizia di Trento nel 2005 essere a capo di un giro di produzione e traffico di stupefacenti, era stato rinchiuso in carcere e recentemente trasferito a Capanne.
Gli agenti si sono quindi attivati ieri, 5 febbraio, per il suo trasferimento. Tre poliziotti di scorta, lo hanno prelevato dal Carcere e lo hanno accompagnato in Questura presso la Polizia Scientifica per il fotosegnalamento. Subito dopo l’ Ufficio Immigrazione ha notificato il provvedimento di espulsione. Quindi è stato trasferito in auto, con tre poliziotti di scorta, presso l’aeroporto di Roma Fiumicino per la partenza per Tirana. In aeroporto altri tre poliziotti dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Perugia, specializzati nella scorte all’estero, lo hanno imbarcato sull’aereo ed “accompagnato” nel suo viaggio fino a che non è stato consegnato, in territorio albanese, ai poliziotti locali. La pena residua sarà automaticamente estinta tra 10 anni; se invece l’albanese farà rientro illegittimamente in Italia sarà automaticamente ripristinato lo stato detentivo per l’ esecuzione del restante periodo e sarà processato per l’ingresso clandestino nel territorio nazionale.