rotate-mobile
Cronaca Centro Storico

Nuova vita al centro storico, “Non solo un salotto per grandi eventi, ma proposte attrattive tutto l’anno”

Un piano di azioni integrate volte al rilancio del centro di Perugia nelle ore notturne e nei periodi invernali, voluta dal consigliere Ncd Emanuele Scarponi; dalla proposta commerciale all'apertura della Ztl di notte, fino alla questione parcheggi

Ripopolare il centro storico, riportare, agli “antichi fausti”, la proposta attrattiva e commerciale dell’acropoli, rendere la ztl più accessibile, soprattutto la notte. Un piano di azioni integrate volte al rilancio del centro di Perugia nelle ore notturne e nei periodi invernali, voluta dal consigliere Ncd Emanuele Scarponi che spiega: “Il problema riguarda come è “cambiata” l’idea di centro storico negli anni; in contemporanea con la crisi dell’Università si è iniziati ad immaginare il centro come un salotto da aprire solo in occasione dei grandi festival, e questo ha creato un problematica legata all’attrattività del centro stesso tutto l’anno. C’è anche un disequilibrio fra le esigenze di residenti, lavoratori e commercianti da tenere in considerazione”.

“Di fatto il centro storico di Perugia, prosegue il consigliere, ha due grosse carenze rispetto ad altri quartieri della periferia: si è impoverita l’offerta dello shopping e mancano spazi per poter ospitare negozi di grandi marchi che creerebbero grande attrattiva per la popolazione, che invece si rivolge ai Centri Commerciali della regione per fare acquisti”.

L’altra debolezza riguarda il “commercio serale” del centro storico. “Non è mai stata fatta una differenza fra attività commerciali che somministrano alcolici (ristoranti con dehor, pub, ect) e attività artigianali che fanno vendita di alcolici (pizzerie al taglio, kebab). Il fiorire di proposte commerciali di quest’ultimo tipo, di fatto ha selezionato anche il tipo di clientela del centro storico, creando una selezione di avventori al ribasso, che ha portato anche tutti quei problemi di ordine pubblico per i quali venne fatta la famosa ordinanza di Boccali sollecitata da questura e prefetto . (Vietata la somministrazione alcolica dopo l’una di notte, ndr). In realtà questa ordinanza non tiene conto della differenza fra questi due tipi di attività e i locali che, ad esempio, propongono musica dal vivo,  ristoranti e pizzerie, si sono ritrovati svantaggiati rispetto ad altri locali della periferia, che possono somministrare bevande alcoliche fino alle 3.30. Sicuramente ciò ha contribuito alla desertificazione del centro storico”.

Altra problematica riguarda  l’accessibilità: “Il minimetrò chiude alle 21, la ztl apre il giorno ma chiude la notte. La proposta è quindi rimodulare la ztl per favorire l’accesso in centro la sera, ma tutelare i residenti in modo tale che non abbiamo il problema di ritrovarsi i propri posti auto occupati da altri. Come? Dando esclusività di accesso solo a residenti in vie secondarie (esempio via Marzia, via Bonazzi) ed al contempo tenere aperti tutta la notte punti strategici come Piazza Italia, ad esempio.

Tornare a somministrare gli alcolici fino alle tre. “Non ovunque, ma in quei locali in cui si può somministrare alcool all’interno o entro le delimitazioni del dehor. Questo apporterebbe un controllo inevitabile: se ci sono locali che servono da bere a poco più di un euro ma non possono contenere la clientela per mancanza di spazio, questa stessa continuerà a bere e a riversarsi in piazza, creando magari anche problematiche legate all’ordine pubblico. Ma se all’interno di un locale capiente, in cui un drink costa diversamente perché magari c’è il servizio del cameriere o del barman, ad esempio, e in quello stesso locale ancora posso ascoltare musica o mangiare, l’ordinanza diviene inutile anzi, incoraggia la gente ad andare in periferia lasciando il centro vuoto. Credo sia anche giusto aiutare quei esercenti di attività commerciali che investono in centro in maniera cospicua, ma che poi vedono svuotarsi il proprio locale perché la gente a mezzanotte non può più salire oppure va altrove perché all’una non servono più un bicchiere di vino”.

E sul fronte parcheggi?  “È  giusto e obbligato, come sta facendo l’assessore Casaioli, mettersi seduti a un tavolo e parlare con SIPA, prosegue il consigliere di Ncd, e capire se si può trovare un modo per fare ordine e per ridurre i costi di tutte le aree di sosta (parcheggi e strisce). Una questione strategica e vitale per l’accesso al centro storico, quanto ZTL e minimetrò”.

Insomma, iniziare a fare una serie di politiche che vadano a ravvivare il centro storico, secondo il consigliere, ad iniziare dall’attrattività delle proposte commerciali: “Se ci fossero 5000 persone che vengono a fare shopping in centro, 1000 verrebbero con la macchina ma 4000 salirebbero con il minimetrò. Prima di parlare di mezzi pubblici però bisogna cercare di far ripartire l’offerta”. 

Auspicabile sarebbe, conclude Scarponi, pensare ad un progetto più ampio anche per la stazione Fontivegge come ad esempio trasferivi lo studentato e la segreteria delle Università. “Gli studenti sarebbero connessi con il minimetro alle facoltà”. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nuova vita al centro storico, “Non solo un salotto per grandi eventi, ma proposte attrattive tutto l’anno”

PerugiaToday è in caricamento