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Cronaca

Restaurata la tomba di Gerardo Dottori: "Adesso che le opere tornino in città"

Nei primi anni Ottanta su proposta di Massimo Duranti, con Giorgio Casoli sindaco e Franco Chiatti assessore ai Cimiteri, il Comune deliberò di erigere un sepolcro per l'artista nell'area dedicata ai personaggi illustri del Cimitero civico

Lavori di restauro terminati per la tomba di Gerardo Dottori. Lo rende noto l'assessore alla cultura Severini, che ha inoltre aggiunto: “Restituire decoro al loculo del grande pittore perugino era un preciso impegno che avevo assunto davanti alla città. Era inimmaginabile che la sepoltura di uno dei più grandi artisti di Perugia fosse lasciata nell’abbandono. Il secondo impegno, cui terrò fede, per quanto riguarda Dottori, è riportare le sue opere a Palazzo della Penna per ricollocarle in una cornice degna e appropriata”.

Nei primi anni Ottanta su proposta di Massimo Duranti, con Giorgio Casoli sindaco e Franco Chiatti assessore ai Cimiteri, il Comune deliberò di erigere un sepolcro per l’artista nell’area dedicata ai personaggi illustri del Cimitero civico.  Fu incaricato del progetto l’Architetto  Bruno Signorini che, sentita anche la Soprintendenza, pensò un sepolcro a terra molto semplice ma, al tempo stesso, esteticamente significativo. Fu scelto un grande blocco di marmo di Carrara, di notevole spessore,  lasciato al grezzo nei suoi quattro lati. Sulla superficie, il progettista  pensò un  segno  aeropittorico tracciato di stagno (o materiale simile) incastonato sul marmo, che racchiude il nome, il cognome, la dizione “aeropittore futurista” e  le  date di nascita e morte. Col passare degli anni, la pietra si era completamente annerita, fino a confondere le scritte e le linee, in parte danneggiate.

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