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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

ESCLUSIVA I gioielli di Perugia sotto i ferri: il restauro del Lapidario e dei mosaici

L’intervista a Luana Cenciaioli sul grande patrimonio del Lapidario e sul restauro di importantissimi mosaici perugini

Come promesso da PerugiaToday, l’intervista a Luana Cenciaioli sul grande patrimonio del Lapidario e sul restauro di importantissimi mosaici perugini. Dice la direttrice del Manu: “Sono in restauro ben due splendidi reperti: il mosaico, reperito nelle officine ex Gelsomini, oggi biblioteca umanistica interdipartimentale, e quello di via Baldo”. 

ESCLUSIVA Perugia, il restauro dei mosaici: capolavori sotto i ferri

“La valorizzazione di questo patrimonio assume importanza anche in relazione al fatto che questi reperti – come accadeva in passato – stava nei magazzini senza scheda e documenti identificativi: ecco perché si può parlare di un importante recupero alla fruizione consapevole”.

Per la cronaca, il mosaico delle ex officine fu staccato intorno agli anni Sessanta (soprintendente Feruglio) per creare un ambiente sotterraneo a uso garage-officina, e poi nel corso dei successivi scavi per realizzare la biblioteca. Quello di via Baldo fu recuperato negli anni Trenta. Lapidario e mosaici sono in mano al re dei restauratori lapidei: quell’Adamo Scaleggi, accreditato, tra l’altro, dall’immane operazione Arco Etrusco. È il caso di ricordare che – tra gli interventi perugini – suo è il recupero dell’immenso mosaico di Santa Elisabetta con Orfeo e le belve, ora liberamente visitabile, al seminterrato del vano compreso tra via Elce di Sotto e via Santa Elisabetta.

“Il lapidario – precisa Luana – è quello che stava al chiostro inferiore e superiore e sul quale si agirà con criteri modernissimi. Innanzo tutto: mettere da parte il materiale romano e dare priorità assoluta alle inscriptiones perusinae”. A tal proposito, aggiunge: “Intanto, è stato rivisto il CIL (Corpus inscriptionum latinarum) da parte dell’Università. È imminente l’uscita del volume a cura di Carla Spadoni”. A darle man forte, la stessa Cenciaioli e Lucio Benedetti.

“L’esposizione vedrà un’anteprima nel mese di dicembre, mentre per il completamento occorrerà attendere il mese di marzo-aprile”. Luana Cenciaioli ci anticipa l’interessante aspetto dell’“Instrumentum domesticum”, ossia le iscrizioni riportate su collari di cani o di schiavi, le tessere lusorie di Monteluce, i proiettili (glandae) del Bellum Perusinum.

E conclude: “Si anche per realizzare, a breve, un cantiere didattico di restauro, un “work in progress” per mostrare all’opera lo stesso Scaleggi durante i suoi qualificatissimi interventi”. Tutte operazioni di conservazione e valorizzazione che forniscono valore aggiunto al nostro prestigioso Museo di San Domenico. Intanto, PerugiaToday è in grado di pubblicare in esclusiva le immagini dei mosaici in fase di restauro.

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