Rapina in villa a Città di Castello: fermati gli altri due complici
Dopo la notte di paura per la rapina in villa a Città di Castello, le richerche delle forze dell'ordine hanno dato i giusti furti con il fermo degli altri due complici del colpo
Sono stati presi anche gli altri due complici della rapina in villa a Città di Castello, dove una banda di malviventi stranieri, tutti di nazionalità albanese, ha terrorizzato la famiglia di un imprenditore titolare di un night club in provincia di Arezzo, allo scopo di rubare oro e soldi.
Dopo le ricerche scattate immediatamente nei momenti successivi al colpo, sono stati arrestati i due banditi che mancavano all'appello. Secondo quanto riferito dal capitano Alfredo Cangiano da Città di Castello, dopo l'inseguimento che ha portato al fermo dei primi due furfanti, sabato mattina dopo ricerche senza sosta coadiuvate anche da un elicottero, i due ricercati sono stati segnalati da alcuni passanti in zona e una pattuglia della polizia si è portata sul posto facendo scattare il fermo.
La banda aveva atteso l'uomo al rientro dal lavoro nella sua villa di Galliano e dopo averlo minacciato con una pistola, poi risultata caricata a salve e alcuni coltelli lo hanno colpito al volto, introducendosi in casa. Qui c'era la moglie, il figlio, la figlia, il genero dei genitori ed un'amica. Legati e minacciati senza alcuna pietà, uno dei figli ha anche subito la minaccia con un coltello alla gola.
I criminali hanno così cercato di portar via il bottino tentando la fuga con il fuoristrada rubato all'imprenditore.
La figlia, però, aveva dato l'allarme ai carabinieri che si sono portati sul posto e si sono lanciati in un inseguimento. Gli stranieri a questo punto hanno speronato l'auto dei militari, finendo per ribaltarsi. A quel punto i militari hanno ferito leggermente con un colpo di pistola uno dei banditi e dopo è scattato il fermo.
Intorno alle 12:30, altri due sospettati vengono fermati per gli accertamenti del caso in commissariato.
