rotate-mobile
Cronaca Fontivegge / Piazza Vittorio Veneto

Lo rapinano alla fermata dell'autobus, non contenti della refurtiva lo pestano a sangue

Due dei responsabili sono stati subito arrestati, gli agenti stanno adesso setacciando la città per mettere in manette il terzo complice

E’ l’una del giorno e scende dall’autobus in piazza Vittorio Veneto, quando viene circondato da tre maghrebini che inizialmente gli intimano di aprire la borsa che porta a tracolla per vedere cosa contenesse, poi delusi di aver trovato solo due telefonini di scarso valore, lo pestano a sangue.

Il giovane, un ventiduenne, ivoriano, nonostante abbia provato a divincolarsi, è stato circondato e colpito con calci e pugni che gli hanno causato la rottura del setto nasale, mentre uno  di loro è riuscito nel contempo a strappargli la catenina d’oro che aveva al collo.

Immediata è partita la caccia ai tre da parte degli agenti che, rastrellando tutta la zona di Fontivegge e passando al setaccio tutti i luoghi in cui, dalla ricostruzione investigativa fatta, i tre sospettati potevano essere sorpresi, sono riusciti a mettere in manette il primo dei responsabili, dopo soli 20 minuti.

Il secondo è stato invece acciuffato in un internet point, mentre il terzo non è ancora stato preso. Entrambi i rapinatori sarebbero comunque ben noti alle forze dell’ordine e vantano dei “curricula” di tutto rispetto, con numerosi precedenti penali.

Il primo, H.H., questa le iniziali, tunisino, 19enne, ha precedenti per violazione delle norme sull’immigrazione in quanto già titolare di provvedimento di espulsione del Questore di Perugia, nonché per furto e ricettazione e poi per falsa attestazione a pubblico ufficiale. Il 19enne, seppur giovanissimo, è a Perugia da qualche anno ed è molto vicino a spacciatori su piazza tunisini noti alla Questura di Perugia. Astuto e ben informato, ogni qual volta, finisce in manette si finge minorenne,  così mentre nel 2013 sosteneva di essere nato nel 1996, in occasione del suo arresto ieri, agli agenti della Squadra Mobile, ha riferito di essere nato nel 1997.

L’altro tunisino, arrestato poco dopo il primo, è un’altra conoscenza “consolidata” degli uomini della Sezione “Diffusa” in quanto più volte indagato e arrestato dalla Squadra Mobile e dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Perugia per violazione della legge sugli stupefacenti ma anche per violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale. Al momento dell’arresto è stato anche trovato in possesso  di una piccola dose di hashish; lo stesso. Da tempo era inoltre obbligato alla misura cautelare dell’obbligo di firma in Questura due volte al giorno.

Entrambi, sotto del disposizione del Sostituto Procuratore  Dott. Massimo Casucci, sono stati accompagnati a Capanne in attesa di giudizio.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lo rapinano alla fermata dell'autobus, non contenti della refurtiva lo pestano a sangue

PerugiaToday è in caricamento