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Cronaca

Questura Perugia, bilancio 2011: la droga è la piaga sociale della città

Dei 500 arrestati in un anno la metà esatta sono corrieri internazionali o semplici spacciatori di sostanze stupefacenti. Oltre 700 i clandestini espulsi dal capoluogo

Incubo per la sicurezza cittadina e allo stesso tempo piaga sociale per famiglie: il mercato della droga a Perugia e Provincia è la prima voce di una emergenza che gli agenti del questore Nicolò D'Angelo devono arginare ogni giorno.

Basti pensare - dati forniti nel corso della conferenza stampa di venerdì - che dei 500 arrestati in un anno la metà esatta sono corrieri internazionali o semplici spacciatori di sostanze stupefacenti. E ancora: 177 chili di marijuana sequestati; un quantitativo spesso persino coltivato sui terreni umbri.

Per Il Questore la seconda voce dell'emergenza sicurezza è incentrata sugli stranieri clandestini, spesso manodopera per il mercato della droga. I risultati raggiunti però sono importanti e da record rispetto agli anni passati: oltre 500 persone arrestate (248 tra corrieri e spacciatori di droga), 1.447 denunciate all''autorita'' giudiziaria; 536 stranieri irregolari cacciati coattamente dall'Italia e altri 150 invece accompagnati ai Centi identificazione ed espulsione. Tutto questo a fronte di una popolazione straniera clandestina che si aggirà solo nel capoluogo sulle 3-4mila unità.

"Arrestare spacciatori e rimandarli oltre il confine - ha spiegato il Questore - consente di rendere giorno dopo giorno sempre più difficile il normale flusso di vendita di droga. Dobbiamo aumentare la stretta anche in quartieri della città meno battuti sia per arginare eventuali spostamenti vhr nuovi traffici".

D'Angelo ha amesso che nonostante le molte operazioni sul campo la Polizia sta agendo in difficoltà di risorse e sotto organico e tutto questo si ripercuote direttamente sul comparto sicurezza.

 

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