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Cronaca

Che aria tira in Umbria? Dossier Arpa su smog e polveri sottili: ecco le città inquinate, Perugia si salva

La Regione, attraverso l’Arpa, ha avviato le procedure per l’aggiornamento del Piano per la qualità dell’aria, per rendere più efficaci le misure che riguardano le attività inquinanti. Ecco i principali generatori di polveri sottili

La qualità dell'aria più scadente, a causa delle polveri sottili, ancora una volta si registra nel ternano, ma anche Narni e Foligno non se la passano bene e si avvicinano per giornate dove si è passati il limite previsto alla città dell'acciaio. E Perugia? La principale città dell'Umbria invece continua a migliore - trend ormai da qualche anno a questa parte - in fatto di qualità dell'aria. I dati sono emersi nell'incontro delle città a rischio smog dell'Umbria organizzato dalla Regione e dell'Arpa.

A Terni permangono forti criticità: la concentrazione di Pm10, le polveri sottili, con un numero di superamenti dei valori limite che vanno dai 43 della stazione di monitoraggio di Prisciano (il limite fissato dalla normativa) ai 59 di quella di Le Grazie. Mentre suono 41 gli sforamenti a Narni Scalo e 38 quelli registrati a Porta Romana di Foligno.

"Il territorio di Perugia - scrive nella nota la Regione - ha avuto nel corso degli ultimi anni un trend di riduzione delle concentrazioni, mentre ci si è avvicinati alla soglia limite a Città di Castello (comune che, come Narni, attualmente non è classificato tra le aree a rischio nel Piano regionale di qualità dell’aria). Un andamento che, sempre sulla base del monitoraggio effettuato dall’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione".

Principali responsabili della concentrazione di Pm10, lo evidenziano gli studi sulla caratterizzazione delle polveri fini realizzati da Arpa, sono “il traffico e il riscaldamento domestico a legna che negli ultimi anni, anche a causa della crisi economica, ha conosciuto una notevole crescita. Non secondario è anche l’andamento climatico”.

“Questa è la parte dell’anno, da novembre a marzo in cui, anche a causa dell’uso degli impianti di riscaldamento, si acutizza il problema delle polveri sottili – rileva l’assessore Cecchini – e pertanto occorre uno sforzo maggiore da parte di tutti. La Regione, attraverso l’Arpa, ha avviato le procedure per l’aggiornamento del Piano per la qualità dell’aria, per rendere più efficaci le misure che riguardano le attività inquinanti. Alle istituzioni chiediamo di intensificare anche la campagna di comunicazione, ma elemento determinante è la preziosa collaborazione dei cittadini per far sì che gli interventi programmati abbiano piena attuazione, nella consapevolezza che le questioni ambientali appartengono a tutti e sono fondamentali per la qualità della vita e la salute”.

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