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Ambiente, raccolta differenziata: presentati progetti didattici

Presentazione dei nuovi progetti didattici di promozione della raccolta differenziata per l'anno scolastico 2012/2013, giovedì mattina nella Sala dei Notari

Alla presentazione dei nuovi progetti didattici di promozione della raccolta differenziata per l’anno scolastico 2012/2013, presentati giovedì mattina nella Sala dei Notari, hanno partecipato l’assessore all’Ambiente Lorena Pesaresi, il presidente Gesenu Graziano Antonielli e una nutrita rappresentanza delle scuole di ogni ordine e grado.

Tutte tranne l’istituto Capitini, assente “a causa del grave lutto che ha sconvolto l’intera comunità scolastica” come è scritto in una nota inviata dalla dirigente Isabella Giovagnoni a nome di tutta la comunità scolastica e letta ad alta voce dall’assessore Pesaresi.

Un Istituto, il Capitini, dove docenti, studenti, dirigente e personale tutto della scuola è in questo momento stretto uno accanto all’altro “per poter piangere assieme la scomparsa prematura e immeritata del nostro amico Ovidio”. Amico perché “prima di essere alunno o compagno, è stato per noi tutti un amico dolce, sorridente, entusiasta e fiducioso nella vita e nell’avvenire”.

Sono rimasti tutti a scuola per poter organizzare l’ultimo saluto a Ovidio, ma, fanno sapere, intendono partecipare al concorso esattamente come Ovidio avrebbe voluto fare, visto che l’anno scorso anche lui aveva partecipato. Alla lettura della nota è seguito un minuto di silenzio per ricordare il ragazzo vittima di un delitto tanto efferato quanto ingiusto.

Un momento importante questo, ha sostenuto l’assessore, “perché riusciamo a condividere con le scuole di questa città da oltre 27 anni un messaggio che ci deve aiutare, e cioè a non tenere pulito solo il proprio giardino, ma che pensare all’ambiente significa rispettarlo contribuendo in ogni momento a mantenerlo pulito, perché così sarà anche migliore la qualità della vita di tutti noi”.

Progetti raccolta differenziata - Foto Belfiore



Differenziata è uno stile di vita- “Non è solo una questione legata alla raccolta differenziata, all’importanza di farla e con le percentuali che dobbiamo raggiungere per legge - ha proseguito l’assessore - ma c’è prima di tutto uno stile di vita, un comportamento che noi evidentemente dobbiamo modificare e forse meglio metabolizzare.

Dico “noi” - ha precisato - intendendo la comunità locale, della città, dell’Umbria, dell’Italia; perché da questo punto di vista sicuramente non siamo una delle migliori eccellenze in Europa, nonostante gli sforzi che tante famiglie, tanti cittadini virtuosi fanno nel fare la raccolta differenziata a domicilio e con una organizzazione non indifferente - che ha un costo ed è molto impegnativa - da parte dell’Amministrazione comunale e del soggetto gestore Gesenu - Gest.

Il dato- Ormai il 70% e passa della popolazione perugina è servita con il sistema di raccolta differenziata porta a porta, ha ricordato ancora la Pesaresi ponendo l’accento sul grande passaggio che ci consente di gestire meglio i nostri rifiuti, pensando ai rifiuti come una risorsa e non a un problema”.

La cultura della differenziata- Accanto ai progetti, ha concluso l’assessore, “c’è ancora bisogno di passare dalla cultura dell’usa e getta a quella del riciclo, della raccolta differenziata; a quella cultura che prima di tutto deve aiutarci a capire che è importante anche ridurre la produzione dei nostri rifiuti. Acquistare alimenti sfusi piuttosto che con mega confezioni di carta o di plastica”.

Parchi e aree verdi- Riteniamo fondamentale, inoltre, “che ognuno di noi lanci un messaggio sempre più forte affinché i nostri parchi, le nostre aree verdi, le nostre strade, non continuino ad essere sommerse dai nostri rifiuti. Alzando la voce in questo senso forse riusciremo a far sì che anche quella fascia di incivili che ancora abbandonano i rifiuti ovunque e che evidentemente abbiamo ancora in larga misura anche nel nostro territorio, forse un giorno riuscirà a capire che diventare civili significa farlo nell’interesse della propria salute, della propria qualità della vita, nell’interesse e nel rispetto dell’intera comunità.

Vivere in maniera pacifica, onesta, civile e con un livello culturale sempre più alto significa fare questo anche per una città colta come Perugia che ha tutte le caratteristiche, insieme ad Assisi, per candidarsi a capitale europea della Cultura”.

 

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