Per un parcheggio massacra di botte un anziano e gli spappola la milza: a processo

Un posto auto conteso, alla base della violenta aggressione che portò un anziano di 80 anni dritto all'ospedale con una prognosi di 40 giorni per le gravi ferite riportate. L'imputato è finito a processo ed ora dovrà rispondere del reato di lesioni personali, con l'aggravante di aver agito nei confronti di una persona disabile e indifesa.

I fatti, accaduti in un quartiere della prima periferia di Perugia, risalgono al 2010 e dopo sette anni, è ancora in corso il processo di primo grado nei confronti del presunto aggressore (difeso dall'avvocato Francesco Falcinelli); i malumori nei confronti del vicino sarebbero iniziati tempo prima; l'anziano (difeso dall'avvocato Alessandro Ciglioni)  proprietario di un garage a fianco dell'abitazione dell'imputato, spesso avrebbe parcheggiato la propria vettura lì davanti creando il malcotento del vicino perchè gli avrebbe impedito agevolmente di far manovra con il proprio fuoristrada. 

Insomma, una banale lite per un posto auto, degenerata nel tempo in minacce e intimidazioni, fino ad arrivare al brutale episodio in cui l'anziano sarebbe stato colpito violentemente in testa fino a cadere in terra. A quel punto sarebbe stato raggiunto da potenti calci all'addome, fino all'intervento della moglie del presunto aggressore e di due giovani. 

Da lì la corsa in ospedale e il ricovero nel reparto di Chirurgia d'urgenza del nosocomio perugino per una emorragia determinata dalla rottura della milza. La vittima inoltre, era invalido all'80 per cento e durante l'aggressione venne danneggiato anche l'apparecchio acustico da lui in dotazione quale persona non udente. Oggi la vicenda è tornata in aula per l'ascolto dei testimoni; il processo riprenderà l'11 luglio per l'escussione degli ultimi testi difesa e per eventuale discussione.