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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Processo Meredith, Sollecito resta negli Usa dove cerca lavoro: non ci sarà alla prima udienza

Il giovane pugliese non sarà presente almeno per la prima udienza del nuovo processo che si aprirà il 30 settembre prossimo a Firenze. Ha rilasciato una nuova intervista al settimanale Oggi a Londra. Ma il suo rifugio sono gli Stati Uniti...

Si riapre il processo di Meredith Kercher a Firenze, data fissata per la prima udienza è il 30 settembre. Nel frattempo a rilasciare un’intervista esclusiva al settimanale Oggi è Raffaele Sollecito che diserterà comunque la prima udienza. Appare comunque tranquillo e deciso. Non è più quel ragazzino che tutti ricordano nelle foto apparse subito dopo il delitto. Si difende nella videointervista pubblicata su Oggi.it, elencando con quella sua voce priva di cadenza, i punti di un’accusa traballanti che lo volevano l’assassino di Meredith Kercher, insieme ad Amanda Knox e Rude Guede. 

Dietro i grattacieli si perdono a vista d’occhio. Non è infatti in Italia lo studente pugliese che, dopo sei anni per un processo che non vede la fine, si trova a Londra solo per registrare l’intervista. La stessa Londra dove vivono i genitori di Meredith. Esprime parole di comprensione per loro, ma lanciando comunque un appello: “Dopo tutti questi anni chiedo loro di non credere solo all’accusa, ma di analizzare i fatti in maniera logica, perché solo così si può comprendere che io Amanda non c’entriamo assolutamente niente”. 

Al momento si è rifugiato negli Stati Uniti d’America, sognando con gli occhi di un ragazzo che pretende un futuro, la Silicon Valley, in California. Ma è sempre lui ad ammettere al settimanale Oggi: “Sono come in stand by, mi sento 'congelato', immobile. Annullando la sentenza di assoluzione, la Cassazione mi ha di fatto rimesso in carcere”. 

Non tornerà invece in Italia Amanda Knox. “Una sua decisione che io rispetto. Facciamo due vite completamente separate e quindi non mi permetto di giudicare”. Poi sempre sul settimanale dichiara: “era timida, inesperta e un po’ imbranata”, sfatando quel mito di dark lady messo in piedi dall’accusa e aggiungendo inoltre: “Amanda dea del sesso? Qui è la radice dell'errore degli inquirenti – afferma -, di quel teorema ridicolo dell'orgia. Amanda era timida, inesperta, un po' imbranata: come me, d'altronde. Non voglio entrare nei dettagli, perché non sarebbe giusto. Ma le dico, a titolo di esempio, che molte volte preferiva che le pettinassi per ore i capelli piuttosto che fare altro”.

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