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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Venduta per seimila euro per matrimonio combinato: si ribella giovane magrebina

La famiglia, come nella tradizione del loro Paese, avevano accettato un matrimonio combinato con un connazionale. Ma la ragazza si è ribellata dopo una lunga battaglia con tanto di segregazione in casa e trasferimento forzato in Marocco

Si è ribellata al matrimonio imposto dalla sua famiglia con un uomo che non conosceva né ovviamente amava dopo però essere stata segregata ben due volte e costretta ad un trasferimento in Marocco contro la sua volontà. I fatti risalgono al 2009 quando la ragazza magrebina aveva 20 anni ma ora, dopo la sua denuncia, è partito il processo a carico di una intera famiglia: padre, madre, fratello e anche due sorelle poco solidali con i sogno della 20enne.

Il processo si è aperto davanti al Gip Antonella Giangamboni e al Pm Antonella Duchini. La famiglia sotto la lente della magistratura si era trasferita in Altotevere ma non volevano fare propri i costumi italiani. Il padre della giovane aveva venduto a un connazionale la figlia: infatti c'è un contratto da 6mila per il matrimonio firmato dalle due parti. Secondo l'avvocato Massimo Zaganelli non c'è stata una vendita vera e propria ma sono state applicate le regole della tradizione del Marocco. Difficile però da motivare la segregazione della giovane in casa per molte settimane che ha denunciato, dopo una fuga rocambolesca, ai Carabinieri.

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