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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Quel centro massaggi... era un bordello": sesso 'low cost' nelle stanzette

Centri cinesi per massaggi, trasformati all’occorrenza in luoghi di piacere sessuale per clienti. Un viaggio nello squallore dello sfruttamento di donne cinesi, già ampiamente denunciato da Perugiatoday.it, che anche questa mattina ha affollato una della aule di giustizia del tribunale del capoluogo umbro.

Al centro dell’amara vicenda, due titolari cinesi di uno dei tanti centri sparsi per l’Umbria dove pare si consumassero rapporti intimi fra cliente e massaggiatrice. Dietro compenso, le dipendenti cinesi sembra che offrissero “massaggi molto particolari”. Le stanze, trasformate per l’occasione in ambienti illuminati da soffuse luci rosse; un lettino preposto a quello che solo inizialmente assume la parvenza di un massaggio relax, tutti connotati riconducibili ad un vero e proprio bordello. Forse una segnalazione da parte di un cliente, forse ancora una intercettazione, hanno iniziato a svelare i retroscena dell’ennesima gestione cinese che baratta i massaggi per sesso.

I due imputati- uno dei quali difeso dall’avvocato Luca Brufani, dovranno rispondere del reato di sfruttamento della prostituzione. Ad essere ascoltati dal pm, nella  prossima udienza fissata  al 18 aprile 2017, gli agenti accertatori. Un mercato, quello della prostituzione cinese, ben “documentato” anche dai vari siti di incontri per adulti  in zona Trasimeno,  Perugia, Ponte san Giovanni ed altre parti dell’Umbria. Complice anche un “tariffario” più basso, il giro della prostituzione delle donne orientali si sta allargando a macchia d’olio nella già triste realtà dello sfruttamento. 

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