Dai litigi alle persecuzioni fino alle reciproche denunce:la guerra di due ex finisce in tribunale

Quando l'amore diventa malessere, rabbia, rancore e finisce nelle aule di giustizia dei tribunali.  E' quanto successo ad una coppia residente nel perugino, che dopo la separazione ha continuato a farsi un'aspra guerra, fino a denunciare le reciproche azioni, aggressioni e minacce, l'uno contro l'altro. Per entrambi gli ex coniugi, parti offese e imputati nello stesso procedimento penale che li vede coinvolti, il processo inizierà a settembre e dovranno rispondere di una lunga serie di accuse che vanno dalle lesioni agli atti persecutori fino alle minacce: entrambi sono stati rinviati a giudizio questa mattina dal gup Lidia Brutti. 

In particolare, secondo le carte della procura, l'uomo (difeso dall'avvocato Gianni Dionigi) avrebbe pedinato l'ex moglie, presentandosi nei luoghi da lei frequentati e minacciando lei e il suo nuovo compagno, in maniera tale da cagionarle un continuo stato di ansia e paura e tale da indurla a cambiare le sue abitudini di vita.E ancora insulti e offese, ingiurie e minacce. In una occasione, dopo l'ennesima discussione, l'avrebbe colpita con un ginocchio alla coscia, sottraendole le chiavi della macchina dal quadro e dando pugni al finestrino dell'auto dove la donna si era rifugiata. Durante una conversazione al telefono, le minacce avrebbero riguardato anche l'attuale compagno della ex: "Lui sulla sedia a rotelle e tu con la faccia sfregiata", minacciandola che avrebbe sfondato la porta di casa se gli avesse impedito di vedere sua figlia. 

Ma anche l'uomo ha denunciato la ex moglie lesioni, inoltre avrebbe offeso il decoro del coniuge,minacciandolo e paventandogli la possibilità di distruggerlo e di togliergli la bambina. Infine, causandogli una lesione all'avambraccio a causa di un morso. Con l'attentuante di aver agito in un particolare stato d'ira determinato dalle condotte dell'ex. La donna è difesa dall'avvocato Luca Maori.