Corteo nazionale del Primo Maggio a Perugia: "Cambiare rotta stiamo affondando"
Cancellazione della riforma Fornero, politiche per il lavoro, rifinanziamento della cassa integrazione e stop alla cancellazione dei diritti dei lavoratori: sono questi i grandi temi che il corteo nazionale dei lavoratori e pensionati di Cgil, Cisl e Uil stanno ribadendo sul palco di Corco Vannucci
Un po' meno forse dei 10mila tra lavoratori e pensionati che si attendevano alla vigilia. Ma il Primo Maggio "nazionale" di Cgil, Cisl e Uil è riuscito sia nei contenuti che nella rivendicazione simbolica di mettere il lavoro al primo posto della futura agenda del Governo Letta. Corso Vannucci ha visto sfilare molti pensionati ma anche le grandi vertenze nazionali almeno del Centro Sud. Il coro più lanciato dalla folla è stato: "Mai più il ministro Fornero....cancelliamo la sua contro-riforma". La precarizzazione del lavoro, oltre che i licenziamenti e il mancato rifinanziamento della cassa integrazione, sono i temi caldi di questo Primo Maggio nel quinto anno di crisi e disperazioni.
CORTEO E RIVENDICAZIONI - "Priorità lavoro": è questo slogan che i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti hanno ribadito a Perugia per la manifestazione nazionale del Primo maggio. Il Corteo è stato aperto dagli striscioni e dalle bandiere dei tre sindacati, rosse, verdi e blu. In piazza anche una delegazione degli artigiani con le magliette e le bandiere Cna Umbria. E' la prima volta che i piccoli imprenditori partecipano alla manifestazione nazionale. Il dramma della crisi economica ormai accomuna tutti.
CAMBIARE SI DEVE, SINDACATI UNITI - "Da qui diciamo che il messaggio vero è: non vogliamo più dividerci, vogliamo riconoscerci e rispettarci": così il leader della Cgil, Susanna Camusso, chiudendo il suo intervento dal palco del Primo Maggio celebrato a Perugia con Cisl e Uil, sottolineando che nella fase precedente "la rottura sindacale è aumentata quando si è pensato che eravamo tutti contro tutti, che c'era il nemico". Ora bisogna "dare risposte al lavoro, dare certezze ai giovani, pagare gli ammortizzatori sociali, ripartire dalla solidarieta". Noi ci siamo, nelle piazze di tutta Italia, e quelli che vogliono ascoltarci ci ascoltino. Cambiare si può, cambiare si deve", aggiunge Camusso ricordando la manifestazione nazionale del 22 giugno proclamata unitariamente con al centro proprio il tema del lavoro, del fisco e delle soluzioni necessarie per uscire dalla crisi.
BONANNI - "Siamo qui per i disoccupati, e sono molti, e perchè vogliamo ricordare che c'è tanto da fare per gli esodati, per i cassintegrati": così il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, dal palco del Primo Maggio che "è vivo e deve essere vivo per il mondo del lavoro". Il lavoro "è al centro. Senza lavoro una persona non ha dignità, non ha libertà, non ha la possibilità di sostenersi e sostenere la propria famiglia". E' "l'unica cosa - prosegue Bonanni - che può curare queste malattie".
ANGELETTI - "O si risolve il problema di dare lavoro o il Paese affonderà e lo farà se non cambiamo la politica economica". Così il leader della Uil, Luigi Angeletti, dal palco del Primo maggio a Perugia. "Al governo diciamo che ci sono delle priorità e che bisogna rispettare i patti cominciando arisolvere il problema delle risorse per la cassa integrazione in deroga e per gli esodati e a ridurre le tasse sul lavoro": ha concluso il leader della Uil
CAMUSSO - "Pensiamo sia necessario che si esentino dall'Imu i possessori di una sola casa che ha un valore relativo. E che non si faccia, invece, un intervento ne' di riduzione ne' di eliminazione generica su tutte le prime case, perchè questo ancora una volta si tradurrebbe nel 'chi piu' ha paga meno tasse e chi meno ha ne paga di piu": Questa la posizione dei sindacati ribadita dal segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a margine della manifestazione del Primo
maggio.
