Frana di Pretola, brutte notizie sui tempi per riaprire la strada: ipotesi navette anti-isolamento
Fatto il punto della situazione nell'incontro tra cittadini e amministrazione che aveva schierato l'assessore Calabrese e i due dirigenti del settore Naldini (Mobilità) e Piro (Risorse ambientali)
L'isolamento di Pretola, frazione perugina dell'area nord, non sarà veloce e non sarà certamente indolore. Tutta colpa di quella frana che ha reso in praticabile la strada principale che collega la frazione agli altri territori. Nel corso dell'assemblea con i cittadini l'amministrazione comunale, per fare il punto sui lavori, ha schierato l'assessore Calabrese e i due dirigenti del settore Naldini (Mobilità) e Piro (Risorse ambientali).
Purtroppo al momento non ci sono buone notizie: c'è bisogno almeno di 90 giorni dall'affidamenta ad una ditta privata per riaprire parzialmente la strada con il senso unico alternato. Tre mesi a fronte di un mese previsto in prima valutazione dei lavori. Per non rendere la vita impossibile per chi vive a Pretola si sta cercando una soluzione temporanea per collegare i servizi principali (dal medico alla banca fino agli uffici comunali).
La più praticabile, ma si è in attesa del corrispettivo economico, è quella di istituire un servizio di navette che porti in maniera diretta almeno 4 volte la giorno a Ponve Felcino e Ponte Valleceppi. Si spera di fare presto ma molto dipenderà dal preventivo che presenterà al comune Bus Italia. Per sanare e mettere in sicurezza il fronte frana servirebbero 320mila euro. "Risorse che non abbiamo a disposizione: speriamo che Regione e Governo facciano la loro parte": ha concluso Calabrese.