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Cronaca

Presunti abusi, incidente probatorio: le accuse all'ex prete nero su bianco

Incidente probatorio per i cinque ragazzi che hanno denunciato i presunti abusi subiti da un ex sacerdote della Caritas perugina. Il racconto davanti al giudice Lidia Brutti

I cinque giovani che hanno denunciato l'ex sacerdote della Caritas perugina per presunti abusi sessuali, confermano la propria tesi durante l'incidente probatorio davanti al giudice Lidia Brutti

Uno dei ragazzi coinvolti nella vicenda, secondo quanto riportato dalle cronache de La Nazione, ha raccontato alcuni particolari dei frangenti che lo riguardano: "Dopo aver denunciato il sacerdote, sono stato avvicinato due volte dal cappellano del carcere. La prima volta, quando ero in carcere, voleva sapere di più a proposito della denuncia querela per molestie, successivamente venne a cercarmi a casa mentre scontavo gli arresti domiciliari, sempre per parlare dello stesso argomento. In quell’occasione mi lasciò anche un foglietto col numero di telefono del vicario della Curia arcivescovile di Perugia. Mi disse di contattarlo per parlare di quanto successo con il sacerdote".

Il giovane perugino, detenuto ai domiciliari, che ha denunciato per molestie l’ex sacerdote perugino, sospeso per cinque anni dal sacerdozio dopo un’inchiesta interna, ha raccontato il fatto più recente, avvenuto probabilmente nell’ottobre 2011: "Appena partiti in auto abbiamo iniziato a parlare del più e del meno sempre nell’ambito del contesto carcerario e della mia detenzione - è scritto nella denuncia riportata da La Nazione -. Neanche cinque minuti dopo la partenza dal carcere, il sacerdote con fare disinvolto poneva la sua mano sinistra sul mio collo precisamente sulla parte sinistra, alzando con le dita il maglione a collo alto che indossavo, chiedendomi dove fosse il tatuaggio che aveva visto in un colloquio in carcere. Il tutto sembrava un gesto quasi normale e privo di qualsiasi tipo di malizia o intenzioni, da me al momento non percepite, successivamente dopo non aver opposto resistenza a questo gesto, il prete ha posto la sua mano destra sopra i miei organi genitali, ha trattenuto la mano per circa cinque secondi sopra i jeans per poi, dopo un mio sguardo attonito, toglierla e ricollocarla sul cambio dell’auto".

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