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Cronaca

Non vi fidate dell'Arpa? Allora affidatevi alle libellule: in Umbria "l'aria è buona"

Uno studio scientifico a Trevi dimostra che nella nostra regione la qualità ambientale è buona perchè da noi vivono oltre il 50% delle specie di libellule presenti a livello nazionale


Se sui dati dell'Arpa - l'agenzia regionale per l'ambiente - avete dei dubbi, ecco che le certezze sulla qualità dell'aria e quella ambientale "arrivano" con un ronzio e un frenetico battito d'ali. Eh già perchè gli imparziali tecnici-rilevatori non hanno colore politico o assessori da assecondare o doppi-fini o peggio ancora non sono privi delle dovute capacità: infatti stiamo parlando delle libellule. La loro presenza in Umbria dimostra che, escluse alcune grandi aree urbane, la qualità dell'aria è più che buona. Lo studio porta la firma dalla Fondazione Villa Fabri di Trevi (Osservatorio regionale per la biodiversità), in collaborazione con la Società italiana per lo studio e la conservazione delle libellule. 

In Umbria ci sono ben 47 specie di odonati, sulle 92 rilevate a livello nazionale - oltre il 50% -, questo testimonia una qualità ambientale della regione decisamente buona. "Le libellule, classificate scientificamente come 'odonati' - ha spiegato il dirigente regionale, Paolo Papa - sono considerati un indicatore biologico e dei cambiamenti climatici decisamente sensibile. Inoltre, questi insetti sono amati dai naturalisti per la loro varietà e per i loro colori bellissimi. Per tutte queste ragioni l'Osservatorio regionale per le biodiversità dell'Umbria si e' arricchito di una sezione specifica dedicata proprio allo studio degli odonati".

Questi insetti sono dei superstiti visto che la loro presenza risale a 300 milioni di anni fa ancor prima di quella dei dinosauri. Ancora oggi mantengono le stesse caratteristiche e, per tale ragione, sono di grande interesse scientifico. 

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