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Cronaca

Violenza di genere, tre associazioni umbre a sostegno del prestito d’onore

È stata presentata stamane la costituzione del fondo per il prestito d'onore alle vittime di violenza di genere, un micro credito a cui si potrà accedere per ricominciare autonomamente la propria vita

L’Associazione Libertas Margot, impegnata dal 2013 nel contrastare la violenza di genere e dare supporto alle donne, dopo la costituzione del primo centro d’ascolto in Umbria per gli autori di violenza, ha lanciato un progetto unico in Italia, un prestito d’onore, un micro credito per le donne che necessitano di un supporto economico iniziale per liberarsi dalla catena di violenze e maltrattamenti.

Il ricatto economico è infatti tra i principali ostacoli per chi voglia liberarsi dal proprio carnefice; l’impossibilità all’autosufficienza economica, spesso, troppo spesso, retaggio di un rapporto impari che si avvale del potere di dominio maschile sulla donna, nega, di fatto, una concreta consapevolezza a chi da quel tunnel voglia  uscirne. Coloro che trovano la forza per denunciare, spesso dopo una dolorosa e procrastinata  presa di coscienza, si scontrano con le devastanti conseguenze di un rapporto di potere che ha tolto, alle  vittima, l’autonomia della propria vita.

La costituzione del prestito d’onore, la cui campagna di raccolta fondi è partita a giugno grazie all’appoggio del Perugia Music Dance festival, organizzato da Antonio Lusi e Monica Capuzzo, è stata presentata stamane in conferenza stampa da Vanna Ugolini e  Massimo Pici dell’Associazione Margot, dalla Presedente del consiglio regionale Daniela Porzi ed avrà il sostegno di altre due realtà associative di Perugia che daranno un importante contributo per creare quella sinergia necessaria ad aprire un percorso che non lasci sole le donne: l’Associazione Aicact (Presidente Daniele Mariani) e Creattività di Francesca Angelini.

“Il prestito d’onore- sottolinea Vanna Ugolini, Presidente di Libertas Margot- nasce proprio dalle donne. Come Associazione impegnata sul campo, abbiamo sentito raccontarci tante storie di violenza familiare a cui il carnefice aveva tolto alla propria vittima qualsiasi possibilità di potere economico, che rappresenta poi la libertà di poter decidere della propria vita”.

In prima linea, accanto a Libertas Margot, ci sarà  l’Associazione Creattività, con il progetto “Una margherita per Margot”; rivolto a chiunque voglia dare ‘manualmente’ il proprio contributo per realizzare il fiore (con qualsiasi tecnica e materiale). “Lunedì 12 ottobre- spiega Francesca Angelini- Creattività si darà appuntamento per lavorare alle margherite in consiglio Comunale insieme ai nostri rappresentanti, e il 25 novembre doneremo le margherite a Libertas Margot. Inoltre, durante le mostre mercato, esporremo dei biglietti da visita e dei volantini dell’Associazione Margot, un modo per far avvicinare chiunque avesse bisogno di un aiuto. C’è ancora molta paura e solitudine nel chiedere aiuto”.

L’Associazione Aicact ha invece supportato Margot e le donne grazie alla realizzazione della campagna #Cambialatuastoria a favore del prestito d’onore, con la partecipazione dell'ADP IACACT Sport4nonprofit Perugia, degli atleti della squadra di Pallanuoto della Libertas Rari Nates Perugia proprio per dare visibilità e sostegno al progetto del micro credito.

Uno dei punti chiave per arginare la violenza di genere, è restituire alla donna l’autonomia della propria vita a partire da un aiuto economico, un piccolo prestito iniziale che possa dare un contributo alla propria rinascita emotiva a partire dal lavoro. Con il prestito d’onore, la donna potrà dunque accedere ad una somma iniziale per poi restituirla a tasso zero in tempi e modalità da concordare a seconda delle situazioni. 

Le modalità di concessione del prestito avverrà attraverso due fondamentali passaggi: la denuncia da parte della vittima, ed un percorso psicologico. Un aiuto indispensabile dopo la prima, delicata, fase di denuncia; le lentezze del sistema giudiziario, unite alla fragilità emotiva di chi ha subito ed a problematiche legate all’aspetto  economico, inducono spesso la donna a tornare sui propri passi. 

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