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Cronaca

Droga, famiglie e frasi choc: l'ex prefetto di Perugia Reppucci saluta e chiede scusa

Nella sua lettera di saluto, dopo la rimozione dal suo incarico su volere di Renzi e Alfano, è tornato a spiegare il senso di quelle frasi choc sulle famiglia e il problema della droga a Perugia

Chiede scusa a chi si è sentito offeso ma ribadisce che quelle frasi sono state estrapolate da un discorso più ampio che aveva un duplice obiettivo: fare un inno alla vita contro la droga e allo stesso tempo tutelare l'immagine di Perugia dall'assalto mediatico sulla sicurezza. Con la lettera di saluto l'ex prefetto Antonio Reppucci è ritornato a parlare delle suo frasi choc ("Se una madre non si accorge che suo figlio si droga...è fallita e si deve suicidare") che gli sono costate il posto dopo un rapporto con la città non facile (fischiato durante l'assemblea a Piazza Grimana del 3 settembre scorso).

"Nella foga oratoria - ha scritto il Prefetto -, ho troppo forzato il mio intervento (con una frase non immediatamente censurata, che altrimenti avrei meglio precisato). A chi si è ritenuto colpito dall'asprezza delle mie parole chiedo scusa per una frase infelice inserita in un intervento articolato, che si è protratto per oltre un'ora, finalizzato a difendere l'immagine di Perugia. Volevo stimolare il coinvolgimento dell'intera società civile locale, soprattutto il mondo delle famiglie che accompagnati efficacemente da scuola, volontariato di vario contenuto, potessero contrastare più in profondità ed energicamente, il triste e deleterio fenomeno dello spaccio-consumo di droga".

"Non intendevo minimamente - ha concluso - criminalizzare od offendere ma 'svegliare', 'spronare', 'sensibilizzare', consapevole che questa strada, sgombrando il campo da ogni ipocrisia, oltre ovviamente l'azione di contrasto che c'è ed è forte, poteva portare, come peraltro confortato da tantissimi in questo convincimento, a migliorare la situazione ed evitare il perpetuarsi di una percezione del consumo molto diffusa".

Insomma tradito dalla sua passione e dalla voglia di fare un inno alla vita contro la cultura della droga che è sinonimo di morte. Neanche un anno è durata l'esperienza a Perugia del Prefetto Reppucci che è stato rimosso direttamente su volere delle massime espressione del Governo: dal Premier Renzi e dal Ministro degli Interni Alfano.

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