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Cronaca

Curia, stop al pranzo dei poveri nella cattedrale a Natale

Aumentano le richieste di aiuto alla Caritas di Perugia: con i soldi della cena si pagano bollette, affitti e piccoli prestiti

La nuova povertà, che si sta diffondendo tra le famiglie italiane, è ormai diventato un fenomeno in continua ascesa. E stavolta non sono i freddi dati a dirlo - basandosi sul capoluogo - ma poche righe della Curia perugina che ha annunciato il congelamento del tradizionale cena dei poveri - una volta stranieri, malati e qualche pensionato solo - per Natale che di norma si svolgeva nella cattedrale di San Lorenzo.

Le risorse che sarebbero state impiegate in addobbi, cibo e frugali regali ai bisognosi saranno direttamente confluite nel fondo di solidarietà della Chiesa che viene gestito dalle caritas parrocchiane a stretto contatto con i nuovo poveri.

Persone che si rivolgono a questi sportelli per consegnare bollette di gas e luce, affitti arretrati e anche chi rate di prestiti - effettuati dopo la tragedia di una malattia - che non si riescono ad onorare. Tanti soldi a cui la Chiesa sta cercando di trovare per tamponare situazioni di emergenza familiari drammatiche.
 
Per quest'anno, dunque, le famiglie cristiane sono state invite dalla Curia e dal Vescovo a condividere il pranzo del giorno di Natale con persone che vivono situazioni di bisogno o di solitudine, come segno concreto di accoglienza e come messaggio di speranza e di fiducia nell’amore di Gesù: “Date loro voi stessi da mangiare” (Mt 14, 16).

E' il terribile segno dei tempi e dello spread.


 

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