Ponte Valleceppi, muratore per il permesso di soggiorno: boss per i pusher
Un tunisino entrato nel 2000 prima da clandestino - per tre anni - e poi condonato con tanto di permesso è stato poi scoperto essere uno dei capi di un clan dedito allo spaccio. Faceva finta di essere un muratore per non essere rimpatriato
E’ arrivato a Perugia nel 2000, dopo tre anni di clandestinità a Bologna sotto falso nome di un cittadino algerino, e il suo lavoro saltuario da muratore gli ha consentito di avere con sé un permesso di soggiorno .
Ma a Pontevalleceppi B.I. , del ’69 , tunisino, era noto per i continui controlli delle forze di Polizia, per i suoi periodi di detenzione in carcere o agli arresti domiciliari e per il suo carattere irascibile e rissoso. Dopo quattro arresti per stupefacenti, due anni fa era stato arrestato dalla Squadra Mobile perché trovato in possesso di un fucile rubato e modificato.
Punto di riferimento della locale comunità tunisina dedita a traffici illeciti, ieri mattina agli agenti del Reparto Prevenzione Crimine che all’alba lo hanno prelevato dalla sua abitazione ha subito esibito il permesso di soggiorno. Ma stavolta non gli è bastato, perché in Questura gli è stato notificato un provvedimento di espulsione per pericolosità
sociale.
Nel pomeriggio è stato trasferito ad un C.I.E. perché non si trova il suo passaporto e non può essere imbarcato in un aereo. Appena le autorità tunisine ne rilasceranno un altro sarà rimpatriato e non potrà per 10 anni rientrare in Italia e negli altri Paesi dell'Unione Europea.